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L’ingegnera s’ingegna pur di accontentare il suo sindaco

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Restiamo basiti dell’ultima “novità” se così si può chiamare, posta in essere dall’assessore Tiziana Petrillo, la quale, pur di “accontentare” il nostro sindaco, vuole dare in gestione, perché di questo si tratta, il Real Sito di San Leucio.

Ebbene si, cari lettori, perché quest’ultima idea, trasformata in delibera,  possiamo tranquillamente affermare che ha dell’inverosimile.

Come ben sapete,  la dott.ssa Tiziana Petrillo non è nuova a palazzo Castropignano, che  già in epoca Falco era un riferimento professionale per l’allora sindaco, tanto è vero che dall’attuale, è stata nominata assessore, in sostituzione, se pur brava, della professoressa Daniela Borrelli.

La Petrillo si è subito integrata con il modus operandi esercitato da questa amministrazione , dove il buonsenso passa in secondo piano  rispetto al consolidamento di un certo “clientelismo” elettorale e dei rapporti di forza all’interno del consiglio, e nell’ottica di accontentare  la qualunque.

Per non parlare delle sedute di giunta che assomigliano più ad un incontro tra amici,  piuttosto che ad una riunione   istituzionale in cui si decidono le azioni di governo per la città.

Perché a Caserta, la giunta non è più che una formalità, un rito, dove tra una chiacchiera e l’altra, tra amici,  si vota e basta, è tutto già pre organizzato.

Poi ognuno per la sua strada, tutti contenti e felici, senza un minimo di rimorso, di coscienza per la città che giace nel degrado più totale, risultato del quale sono responsabili, visto che sono quelli che dovrebbero amministrarla.

Quindi, non ci meravigliamo affatto  che i suddetti  vogliono dare in gestione, perché di questo si tratta, il Real Sito di San Leucio.

Sottolineiamo, sito UNESCO e patrimonio dell’UMANITÀ, anche se, in realtà San Leucio, e nello specifico il Belvedere, nonostante  facesse parte del patrimonio immobiliare a disposizione del comune, non è dei cittadini, tanto meno di un poltronificio/fondazione.

Ma torniamo alla questione Petrillo-Marino, che resasi conto delle difficoltà nel far approvare al consiglio comunale una proposta inverosimile,  ha pensato bene di allargare il CdA, raddoppiandone i membri.

Qualcuno mormora ,  che il ruolo del presidente o del direttore sono già stati “aggiudicati” da un esponente di una nota famiglia leuciana, molto radicata a palazzo Castropignano, e che da sempre è stata interessata alla gestione del complesso monumentale.

Mentre per  gli altri posti, sono in corso le trattative, così come per le probabili assunzioni, che saranno certamente  arbitrarie visto che trattasi di un ente che opera in regime privatistico: è allora via  alla spartizione di  una quindicina di lauti stipendi, denaro pubblico, precisiamo.

Il complesso monumentale di San Leucio è sempre stato una nota dolente del bilancio finanziario del comune di Caserta, in effetti le entrate coprono solo una piccola parte dei costi relativi alla gestione del bene, costi che gravano pesantemente sul bilancio dell’ente comunale, e farebbero bene i consiglieri comunali a verificare tali appostamenti, di quel bilancio che a volte con troppa leggerezza e magari senza nemmeno averne letto una pagina si trovano a votare, magari senza cognizione di causa.

Se la sostenibilità del bene in questione è già compromessa, far gravare su questo ulteriori costi dovuti a inutili stipendi, per inutili cariche e per una inutile fondazione … ebbene questo è “lavoro” per la Corte dei Conti.

Qualcuno dirà che già sono pronti investitori per finanziare la fondazione, magari si tratta di qualcuno che è “intenzionato” di affrontare un investimento importante nel borgo? Qualcuno che il sindaco si è apprestato a ringraziare pubblicamente durante una delle ultime conferenze stampa? Questo staremo a vedere…ma nel frattempo, vogliamo ricordare al sindaco e all’assessore, che il Belvedere di San Leucio e il borgo tutto sono patrimonio dell’umanità, e non del comune di Caserta.

  
     
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