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Lo Uttaro una brutta storia tutta di Caserta

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Nel corso del mese corrente è stata convocata dalla presidenza della VII commissione permanente del Consiglio Regionale una audizione relativamente allo stato di attuazione del progetto di bonifica in località lo Uttaro, relativamente a due siti contaminati, quale la ex discarica Ecologica Meridionale (soggetto attuatore il comune di Caserta) e la cd. Piscina Rossa (soggetto attuatore il comune di San Nicola La Strada ). Oltre ai vari rappresentanti istituzionali, della Regione, dei Comuni interessati sono stati invitati anche alcune associazioni che da anni si occupano del tema, tra cui Legambiente ed il Comitato Emergenza Rifiuti. Bisogna premettere che questa audizione fa seguito alla recente sentenza della Corte di Giustizia europea che impone la bonifica rilevando il danno ambientale dovuto all’apertura della discarica Lo Uttaro e delle successive discariche nella stessa zona, che hanno compromesso tutte le matrici ambientali, causando gravi danni alla popolazione. A questo progetto di bonifica è interessata infatti anche la Corte dei Conti, che sta seguendo proprio tutto l’iter del finanziamento delle operazioni di bonifica dei siti interessati. Dopo l’introduzione del Presidente Giovanni Zannini, hanno preso la parola il dirigente del settore Bonifiche della Regione, gli assessori all’ambiente di San Nicola e di Caserta, che hanno riassunto molto brevemente l’iter procedurale. Entrambi gli assessori hanno fatto presente che sono in corso le operazioni amministrative e tecniche preliminari, quali la predisposizione dello studio di fattibilità, ovvero la stipula della convenzione con la Sogesid per la realizzazione degli interventi successivi. L’assessore di Caserta Carmela Mucherino fa anche riferimento all’accordo della Regione con Invitalia che risale al 2018, finalizzato ad attuare gli interventi previsti per la messa in sicurezza della falda, con un programma dettagliato, apposito cronoprogramma e adeguate risorse finanziarie. E’ noto che Technital S.p.A. si è aggiudicato il Lotto 1 della gara multilotto di Invitalia per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza della falda dell’area vasta “Lo Uttaro” nel 2020, con un contratto d’appalto di circa 333mila euro e della durata di sei mesi non rinnovabile (leggiamo nei documenti on line). E non può essere sfuggito all’assessore che il Protocollo sottoscritto nel 2018 dal Comune e Regione precisa che, in caso di intervento da eseguire in danno ai sensi dell’articolo 250 del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (cd.Codice dell’Ambiente), la responsabilità delle azioni, anche di regresso o rivalsa, da attivare nei confronti dei soggetti obbligati ma inadempienti, resta nella competenza dei Comuni interessati, anche se non soggetti attuatori. Sta finendo l’anno 2023 e l’amministrazione si dichiara sorprendentemente ancora in attesa di un incontro per ricevere informazioni da Invitalia che ha già svolto la sua funzione di centrale di committenza. Non ci sembra fondato a questo punto il rilievo fatto dal presidente Zannini – “La preistoria non serve a niente” – alla volta dell’unico rappresentante delle associazioni risultato presente nel corso della seduta nella persona di Francesco Silvestre per conto del Comitato Emergenza rifiuti che ha rilevato la preoccupazione che anche gli ulteriori finanziamenti possano essere “dispersi” tra le lungaggini burocratiche e le inadempienze politiche, tenuto conto chenel verbale della seduta non emerge mai il tanto enfatizzato cronoprogramma a cui rimanda Zannini nel corso della audizione. Francesco Silvestre ha rilevato nel suo intervento che già nel 2010 il Comune di Caserta aveva ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro per le bonifiche e che mentre si progettava di bonificare il sito meglio conosciuto come Ex Ecologica meridionale, nello stesso tempo a febbraio 2022 il Comune di Caserta approvava dei progetti per l’insediamento di due impianti di rifiuti proprio sullo stesso sito da bonificare, la discarica ex Ecologica Meridionale. L’assessore di San Nicola La Strada Antonio Terracciano, intervistato al telefono, ci ha confermato l’impegno del suo Comune in questi ultimi due anni a perseguire con premura gli obiettivi previsti per la messa in sicurezza dell’area affidata all’amministrazione che è quella della “piscina rossa”, cava sul fondo della quale ristagnavano i residui di lavorazione della Saint Gobain contenenti sostanze come arsenico,berillio e tricloroetano, responsabili dell’ordinanza di sequestro nel 2019 di 12 pozzi (sebbene la presenza di arsenico fosse nota fin dal 2008) usati per uso domestico e irrigazione agricola. Dopo la delibera per la convenzione con la Sogesid, peraltro al centro nel passato di indagini giudiziarie, il Comune e’ in attesa di altri passaggi burocratici perché si dia avvio alla progettazione degli interventi. Ricordiamo che la società Sogesid SpA e’ una società partecipata al 100 % dal Ministero dell’ Economia e delle Finanze e della quale il Ministero dell’Ambiente si avvale quale società “in house providing” per attività di supporto tecnico specialistico. La Sogesid ha richiesto agli uffici regionali di Caserta l’indizione di una Conferenza di servizi per il 22 novembre per l’acquisizione di tutti i pareri necessari per la definitiva approvazione del progetto esecutivo di bonifica di Lo Uttaro.

  
     
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