La giornata della consacrazione della chiesa di Sant’Elena a Caserta, prevista per la prossima domenica, sarà un momento di grande festa per la città, il suo patrimonio artistico e culturale, e per tutti coloro che vi si sentono legati, sia cittadini che visitatori. Questo evento assume particolare rilevanza anche nel contesto dell’anno dedicato a Luigi Vanvitelli, il celebre architetto che amava profondamente questa località e che verrà commemorato durante questa occasione.
La cerimonia di consacrazione, che avrà luogo alle ore 16 e sarà presieduta dal vescovo Pietro Lagnese, è il risultato di un processo lungo venti anni. L’architetto Dante Specchia, responsabile del progetto di restauro e consolidamento statico della chiesa, ha spiegato che il primo progetto preliminare risale al 2003, ma solo nel 2009 è stato richiesto il progetto esecutivo approvato dalla Soprintendenza ai beni artistici e storici. Nonostante ciò, l’intervento è rimasto in sospeso a causa di altre priorità della curia. È stato solo nel 2019, con l’approvazione di un nuovo progetto, che si è giunti alla conclusione dell’intervento di restauro appena ultimato, che è stato iniziato nel giugno del 2022.
Il lavoro di restauro, affidato alla ditta Cielle Costruzioni, è stato finanziato in gran parte dalla Cei, con fondi dell’8×1000, e con la partecipazione di alcune imprese locali. Il principio guida dell’intervento è stato quello della conservazione dei valori del passato, conciliando memoria e tradizione con esigenze storiche ed estetiche. L’obiettivo è stato preservare l’aspetto originario dell’edificio, mantenendo intatti i suoi caratteri distintivi.
Durante il restauro, è stata fatta ricerca per individuare la famosa finestrella che avrebbe consentito a Luigi Vanvitelli di seguire le funzioni religiose senza doversi spostare dalla sua abitazione adiacente alla chiesa. Tuttavia, nonostante l’attestazione storica dell’esistenza di questa apertura, non è stata trovata durante i lavori di restauro, poiché nel corso dei secoli la casa del celebre architetto si è ampliata a discapito della chiesa stessa.
L’intervento di restauro ha coinvolto l’intero edificio, compresa l’aula delle assemblee, gli ambienti laterali minori, il campanile e la cripta. Inoltre, sono stati ricostruiti l’incannucciato del presbiterio danneggiato da un incendio avvenuto nei primi anni 2000, è stata riportata alla luce la scala di accesso alla cripta e ricostruito ex novo il piccolo altare.
La consacrazione della chiesa di Sant’Elena rappresenta quindi un momento di grande importanza per la città di Caserta e un omaggio significativo al suo patrimonio storico e culturale, contribuendo a preservare la memoria e la bellezza dell’edificio nel corso dei secoli.
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