Maddaloni – Il tempo di assistere al giuramento di De Filippo, che ha poi tenuto un lungo intervento di apertura alle forze presenti in Consiglio, poi la replica di Razzano, con cui ha annunciato l’abbandono dell’aula da parte del centrosinistra. Un abbandono che sa di commissariamento. È durato quasi un’ora e mezzo il primo consiglio comunale a Maddaloni, dopo il ballottaggio del 25 giugno.
L’apertura di De Filippo
Andrea De Filippo, senza presentare la giunta, ha sostanzialmente ribadito quanto dichiarato nei giorni scorsi: rivolgendosi a tutti i consiglieri comunali, ha proposto un governo condiviso della città, che fosse “squisitamente politico”, perché “dato il contesto, Maddaloni necessita di una giunta operaia”. Un intervento in cui il Sindaco non ha mancato di compiere dei passaggi sui temi che maggiormente interessano Maddaloni, oltre a riconoscere che nessuno degli altri candidati sindaci “ha, nei giorni scorsi, sollecitato il Sindaco sui particolarismi”.
La replica di Razzano
È proprio dall’ultima frase del Sindaco che prende le mosse l’intervento di Razzano, che ha ribadito la sua lealtà e la sua disponibilità a una giunta fatta di competenze e professionalità, senza chiedere nulla né per sé né per la sua coalizione. “Tuttavia – ha dichiarato Razzano – il tentativo di sovvertire con le sentenze del TAR il risultato elettorale, che assegna al centrosinistra una maggioranza del 54%, rappresenta una grave mancanza di rispetto ai cittadini che volontariamente hanno accordato il proprio consenso a questa coalizione”. Per questo motivo, Razzano ed il centrosinistra hanno scelto di abbandonare l’aula.
La bagarre
“Vergogna!”, sono i cori dei presenti, che hanno accompagnato l’uscita dall’aula della coalizione di centrosinistra. Momenti di confusione, che si sono sopiti dopo qualche minuto, quando il segretario comunale ha proceduto alla verifica del numero legale. Seduta che – su richiesta del consigliere Luigi Bove, appellandosi al regolamento – si è aggiornata dopo mezz’ora, con esito identico.
Finisce prima del tempo, quindi, il primo consiglio comunale, senza che gli altri consiglieri potessero esprimersi, data l’assenza del numero legale. Una situazione che sostanzialmente riporta su Maddaloni lo spettro del commissariamento.
il video della diretta.
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