ROMA – Momenti di tensione all’ alba in piazza Indipendenza, nel centro di Roma: la Questura ha reso noto che durante lo sgombero di circa cento immigrati, che dopo essere stati allontanati dal vicino palazzo di via Curtatone si erano accampati da sabato nei giardini della piazza, contro gli agenti sono stati lanciati sassi e bottiglie e usate bombolette di gas al peperoncino. Utilizzato l’idrante. Al momento ci sono due fermati.
«L’intervento – si legge in una nota della questura – si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di mercoledì di accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune, ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie». È la questura a riferire che le forze dell’ordine sono state aggredite con lancio di sassi, bottiglie incendiarie, bombolette di gas e peperoncino. «L’ uso dell’idrante – conclude la nota – ha evitato che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili».
Per il prefetto di Roma, Paola Basilone, lo sgombero di piazza Indipendenza «è riuscito» ed è stato svolto «in condizioni di assoluta sicurezza, nonostante la prevedibile e decisa opposizione degli occupanti e l’azione di infiltrazione posta in essere dai Movimenti di lotta per la casa, che ha indotto i migranti a rifiutare sistemazioni alloggiative alternative». Secondo il prefetto, i rifugiati erano «determinati a rimanere in strada fino alla manifestazione con corteo indetta dai Movimenti per sabato prossimo». Per quanto riguarda i profughi anziani, bambini e disabili, per i quali mercoledì nella riunione del Comitato provinciale per la sicurezza si è trovata una soluzione, Basilone ha richiamato «l’attenzione di tutte le istituzioni coinvolte sulla necessità di tenere fede agli impegni assunti».
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