Un incendio è divampato nella notte al Palazzo di Giustizia di Milano. Dalle prime informazioni sembra che l’area più danneggiata dalle fiamme sia la cancelleria centrale dell’ufficio Gip, che si trova al settimo piano. Coinvolto anche il settore del Tribunale di sorveglianza. L’allarme è scattato grazie alla presenza delle telecamere interne, che hanno ripreso le fiamme.
Sul posto sono arrivati poco prima delle 5.30 una decina di mezzi di vigili del fuoco che hanno domato il rogo e due ambulanze del 118, anche se non risultano persone coinvolte. Sulle cause non ci sono ancora certezze, anche se il fatto che il Tribunale fosse chiuso lascia ipotizzare un’origine accidentale dell’incendio: secondo le prime ipotesi potrebbe essere stato un cortocircuito a innescare il rogo di alcuni fascicoli. Tre piani, quinto, sesto e settimo, sono stati dichiarati inagibili, ma verifiche sono in corso anche sulla stabilità dell’intera struttura.
In via Freguglia sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile. Sul posto il procuratore capo Francesco Greco e gli aggiunti Eugenio Fusco e Alberto Nobili. Al termine del sopralluogo, Nobili ha commentato: “E’ stato un incendio violentissimo con danni terribili”. Per il presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano Vinicio Nardo il rogo “ha distrutto il cuore pulsante dell’attività giudiziaria penale, per fortuna il digitale ci assiste”. “Le cause non le sappiamo – ha detto- certo che effettivamente è un disastro. Gli atti sono tutti digitalizzati, ma non ci sono più le copie originali”.
Lascia un commento