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MNS- Caserta: Diciamo No alla violenza sulle donne

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La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu nel 1999, ricorre ogni anno ogni 25 novembre. Purtroppo però ad oggi solo in Italia quasi 100 le donne uccise dai loro mariti, compagni o ex o più in generale dagli uomini, e per questo motivo è bene impegnarsi ogni giorno dell’anno a combattere questa piaga, che affonda le sue radici nella profonda disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne, nella cultura e negli stereotipi di genere e negli stereotipi di genere che, più o meno consapevolmente, vengono tramandati di generazione in generazione.

“Purtroppo i dati parlano chiaro – spiega Ester Marzuillo,  dirigente cittadina MNS alle pari opportunità  – e ci raccontano di dati in crescita rispetto alle denunce di violenza. Se da una parte, può significare che le vittime sono più consapevoli e pronte a rivolgersi alle autorità o agli sportelli di sostegno, dall’altra significa che la violenza sulle donne è ancora all’ordine del giorno in tutto il mondo, anche in Paesi così detti civili. Ecco perché la lotta alla violenza diventa una priorità ed ecco perché Caserta vuole spingere l’acceleratore e farsi portavoce di questa campagna”.

“Si tratta di battaglie culturali e battaglie di educazione – afferma Mario Iodice, segretario cittadino MNS –  che un movimento  ha il dovere di intraprendere se si vuole chiamare civile.L’obiettivo non è per noi lanciare uno slogan quest’anno e poi voltare pagina: noi vogliamo che la comunità di Caserta si faccia sempre promotrice di iniziative che scuotano le coscienze e che diventino pratiche consolidate”.

Giornata : perché il 25 novembre?

La data scelta dalle Nazioni Unite per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne non cade a caso: ricorda infatti un brutale femminicidio avvenuto nel 1960. Quel giorno tre delle quattro sorelle Mirabal (Patria Mercedes, María Argentina Minerva, Antonia María Teresa e Bélgica Adela), ispiratrici del movimento democratico 14 giugno in Repubblica Dominicana, furono fatte brutalmente torturare e uccidere dal dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Questo omicidio ebbe pesanti ripercussioni sull’opinione pubblica del Paese.

Le scarpe rosse contro la violenza sulle donne: cosa significano?

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne avrai sicuramente visto, sui manifesti o sui volantini degli appuntamenti in programma ogni 25 novembre, le scarpe rosse, divenute ormai simbolo di questa importante ricorrenza. La prima a utilizzarle fu l’artista messicana Elina Chauvet che nel 2009, per denunciare i numerosi femminicidi che dal 1993 vengono commessi a Ciudad Juárez, una città sulla frontiera nord del Messico, ideò l’installazione Zapatos Rojos: una marcia silenziosa fatta di tantissime scarpe rosse in ricordo delle donne che non ci sono più.

I dati sul femminicidio

Escludendo i dati sulla disoccupazione (che nel mondo sono più alti per le donne) e sugli stipendi (le donne vengono sempre pagate meno rispetto ad un uomo a parità di posizione e curriculum) riporta l’Onu che il 35% delle donne nel mondo ha subìto una violenza fisica o sessuale, dal partner o da un’altra persona, e per quanto riguarda l’Italia, secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Inoltre, anche se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, è in aumento la percentuale deifigli che vi assistono.

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