Nicola Caputo: Il Governatore che non ti aspetti (e non voteresti)
Una proposta che sta facendo discutere la Campania in questi giorni sembra davvero uscita da una sceneggiatura surreale. Nicola Caputo, l’assessore regionale all’Agricoltura in quota Italia Viva, è stato indicato da alcuni suoi sostenitori, tra cui Angelo Campolattano, presidente del consiglio comunale di Maddaloni, come un possibile candidato alla presidenza della Regione.
Ma questa candidatura sembra più una trovata improvvisata che una seria proposta politica. Non c’è dubbio che Caputo abbia costruito una carriera istituzionale in ambito regionale, ma sembra che non abbia ancora il sostegno o le alleanze necessarie per presentarsi come una figura credibile in tutta la Campania. Il suo nome, infatti, è noto principalmente nella sua provincia di Caserta, ma quando si tratta di raccogliere consensi in altre aree della regione, la situazione cambia. La Campania è vasta, con sfide politiche e sociali che richiedono una visione ben più ampia e radicata.
A complicare ulteriormente le cose c’è la gestione della sanità veterinaria e della zootecnia. La Regione Campania, sotto la guida di Caputo, ha affrontato diverse critiche, soprattutto per la gestione della brucellosi e del piano di eradicazione della tubercolosi bufalina. Gli allevatori bufalini, in particolare, si sono lamentati delle politiche sanitarie adottate, accusando la Regione di non aver fornito soluzioni efficaci e di aver preso misure drastiche che hanno danneggiato le loro aziende. Caputo, pur cercando di mediare, non è riuscito a evitare le polemiche che hanno segnato la sua gestione dell’agricoltura in Campania.
In ogni caso, non si può negare che l’idea di vedere Caputo come governatore della Campania sembri più una battuta che una proposta realistica. Questa candidatura, purtroppo, rischia di restare nella categoria delle “idee estemporanee” più che di una seria opzione politica. Eppure, in qualche modo, è riuscita a strappare qualche sorriso, regalando un po’ di leggerezza a questa calda domenica di giugno.
In definitiva, se non altro, la proposta di Caputo ha il merito di farci sorridere, ricordandoci che, a volte, la politica regionale può sembrare più una commedia che una scena da drama istituzionale.
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