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Una pagina che fomenta l’odio verso Napoli e i Napoletani e un post…

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NAPOLI – Una pagina con serie di post oltraggioso, non il primo di questo genere, nei confronti dei Napoletani, è apparso  sulla pagina Facebook “Napoletani popolo indegno e incivile”.

Poi compare la foto di Aurora, una bambina di 10 anni che lotta da 3 contro una grave malattia, preceduta da una scritta altamente offensiva che recita “L’importante è O’Sol e O’Mar, poi che si crepa chi se ne fotte. Zingheri”. A replicare al post, decisamente di cattivo gusto considerato, tra l’altro, che va a colpire una bambina che lotta tutti i giorni per la vita, la giornalista Marilena Natale, che ha seguito molto da vicino le vicenda della piccola Aurora.

“Sto pensando- scrive Marilena Natale- come deve essere triste una persona che per stare bene, crea una pagina per offendere un popolo, quanta pochezza in questa persona che per sentirsi importante non esita a calpestare la vita di chi soffre. Pagine e pagine di inchieste giudiziarie, hanno confermato che i veleni nella nostra terra, provenivano proprio dal nord… Ma, leggendo il post, credo che chi l’ha scritto sia culturalmente limitato e quindi non può sapere che i Napoletani in 4 giornate hanno sconfitto i nazisti, mentre al nord si alleavano con Hitler. La bambina che oggi avete osato nominare, ha solo 10 anni e da tre lotta come una guerriera. La malattia la sconfigge, con l’amore che ha verso la vita e verso la sua terra. Una bambina che ha soli 10 anni, antepone il bene comune, al proprio bene, una piccola donna che ogni giorno ci dona lezioni di vita. Voi questo non potete capirlo, perché non avete avuto l’onore di incrociare i suoi meravigliosi occhi azzurri. Aurora è una fonte d’amore e di dolcezza ed é stata capace di trasformare la vita delle persone illuminando le loro vite.. malgrado le sue sofferenze. A differenza di voi, noi non vi auguriamo il male anzi vi auguriamo di guarire dalla vostra malattia mentale. Perché solo questo può giustificare i vostri scritti.

Ci vediamo in tribunale” – ha poi concluso Marilena Natale.

 

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