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Parcheggio Pollio, riapertura tra ombre e interrogativi: cosa c’è dietro davvero?

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Riaprono oggi le porte dell’area di sosta dell’ex caserma Pollio (nella foto, l’interno), ma la vicenda solleva più dubbi che certezze.(link video) Già venerdì scorso, con l’accoglimento della sospensiva da parte del Tar Campania contro l’annullamento dell’aggiudicazione dell’appalto, la ditta Adeka Parking – fulcro di numerose polemiche – si era affrettata a scrivere al Comune per segnalare il provvedimento. Una mossa tempestiva, forse troppo, che lascia intravedere un coordinamento non del tutto trasparente?

A frenare l’immediata riapertura è intervenuto il segretario generale Salvatore Massi, che ha inviato una nota alla comandante della Polizia Locale, ai dirigenti e ai commissari straordinari. Una presa di posizione che solleva un interrogativo: chi davvero ha il controllo della situazione?

Intanto, il dossier “Pollio” continua a crescere sul tavolo della commissione straordinaria, insediata dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche – una macchia indelebile nella recente storia amministrativa della città. E proprio tra le motivazioni dello scioglimento figura l’aggiudicazione della gara ad Adeka Parking, definita senza mezzi termini “oligopolista della sosta”. Possibile che si sia tornati a dare spazio a un soggetto già al centro di contestazioni così gravi?

Il caso si arricchisce poi di un vero e proprio giallo: al momento della revoca del verbale di consegna delle aree (che lo scorso ottobre aveva determinato la chiusura del parcheggio), le chiavi dell’area non risultavano riconsegnate e la corrente elettrica non era mai stata staccata. Una “dimenticanza” o una gestione opaca delle procedure?

Ma non è tutto. La triade commissariale potrebbe presto doversi confrontare anche con la questione dei 68 posti auto oggi riservati ai dipendenti pubblici, grazie a una convenzione con l’Agenzia del Demanio risalente al 2013. Con il trasferimento degli uffici da via Cesare Battisti a via Santa Chiara, quei posti potrebbero essere reintegrati nel parcheggio pubblico, portando i totali a quasi 200. Un’occasione importante per le casse comunali, ma che richiede – guarda caso – una rinegoziazione burocratica potenzialmente lunga. Chi ha interesse a mantenere lo status quo?

Intanto, nonostante la riapertura odierna sia formalmente disposta dal Comune, in ottemperanza alla decisione del Tar, resta sullo sfondo il ricorso d’urgenza al Consiglio di Stato: se accolto nelle prossime ore, potrebbe determinare una nuova chiusura. Uno scenario surreale che, a distanza di mesi, continua a tenere la città e i cittadini in ostaggio di decisioni poco chiare e strategie che sembrano rispondere a logiche ben lontane dall’interesse pubblico.

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