Il sindaco di Caserta, Carlo Marino, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri dodici imputati per presunte pratiche illegali connesse alla manipolazione dei preliminari del bando di gara per la gestione dei rifiuti nella città di Caserta. La Procura Antimafia di Napoli ha individuato contatti e scambi di documenti tra il manager dei rifiuti Carlo Savoia e il sindaco Marino, sostenendo che tali azioni avrebbero influenzato il processo di gara in modo illecito.
Alcuni imputati sono stati assolti, come l’ex assessore Paolo Galluccio di Aversa, insieme ad alcuni imprenditori e funzionari comunali di Lusciano, mentre altri dovranno affrontare il processo. Tra questi ci sono il sindaco Marino, l’imprenditore dei rifiuti Savoia (associato al clan dei Casalesi secondo la Dda), il sindaco di Curti Antonio Raiano, il comandante della polizia municipale Iginio Faiella, l’ex funzionario del Comune di Caserta Giuseppe D’Auria e altri.
Il processo si concentrerà sulle accuse di traffico di rifiuti e turbativa d’asta. È importante sottolineare che gli esiti giudiziari si basano sulle prove presentate e sulle valutazioni della corte, che possono portare a condanne, assoluzioni o proscioglimenti a seconda delle evidenze e delle difese presentate durante il processo.
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