Peste suina africana, allarme in Europa: maxi-focolaio in Bulgaria

In Asia di recente sono morti moltissimi maiali per colpa dell‘epidemia di peste africana detta anche Psa. Essa è una malattia virale che colpisce sia i maiali che i cinghiali selvatici, è molto contagiosa e non esiste alcun vaccino o cura. Il problema è che tale malattia si sta diffondendo con rapidità anche in Europa.…

In Asia di recente sono morti moltissimi maiali per colpa dell‘epidemia di peste africana detta anche Psa. Essa è una malattia virale che colpisce sia i maiali che i cinghiali selvatici, è molto contagiosa e non esiste alcun vaccino o cura. Il problema è che tale malattia si sta diffondendo con rapidità anche in Europa.

La psa, detta anche peste suina africana, è una malattia virale solitamente letale ed estremamente contagiosa. La fortuna è che essa non si trasmette agli esseri umani anche se le mutazioni potrebbero diventare pericolose. Si manifesta con febbre molto alta, emorragie interne, inappetenza e mobilità ridotta.

La peste suina africana fu individuata nel 1957 per la prima volta al di fuori dell’Africa. Al giorno d’oggi, però, come comunica il noto sito lifegate.it si sta espandendo sempre più velocemente ed in una forma più virulenta. La Fao sostiene che, purtroppo, tale problema è sottostimato nonostante sia una seria minaccia anche per la sicurezza alimentare.

I sintomi della peste suina africana sono gli stessi di quella classica. Parliamo di debolezza, di aborti spontanei, di febbre, inappetenza ed anche emorragie interne che possono portare l’animale alla morte. Ma come si trasmette? Ebbene con il contatto diretto con altri maiali malati, mediante ingerimento di prodotti a base di carne infetta o tramite le zecche infette.

L’Efsa, che è l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, comunica che la malattia si diffonde anche a causa della circolazione di tali animali e delle loro carni nonché per lo smaltimento illegale delle loro carcasse. Il problema è che il virus della peste suina africana è molto potente per cui può anche sopravvivere per molti anni nelle carcasse congelate. In Cina, come comunica lifegate.it ad agosto sono stati abbattuti circa un terzo dei maiali del paese a causa di questo problema.

Per quanto concerne l’Europa, l’epidemia suina dal 2014 ad oggi si è diffusa prima in Russia poi in Bielorussia, Lituania, Polonia, Estonia e Lettonia sopratutto tra i cinghiali selvatici. Qualche giorno fa, però, si è registrato anche il primo caso nel Regno Unito dove le autorità di porto dell’Irlanda del Nord hanno sequestrato un lotto di carne di maiale nel quale sono state trovate tracce di tale peste. Secondo le Autorità, però, non ci sarebbero rischi per i maiali inglesi.

La situazione in Italia è invece buona in quanto la malattia era presente soltanto in Sardegna dal 1978. Ad oggi, però, pare che il virus sia stato completamente debellato per cui ci potrebbe essere il via libera per ricominciare a vendere tale carne dopo 41 anni di blocco.

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