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Positivi, fuori casa nel rione a bere la birretta

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CASERTA – I positivi, a dirla tutta, non sembrano proprio voler rispettare le regole a  Caserta: alla Asl e alle forze dell’ordine continuano ad arrivare segnalazioni di violazione dell’obbligo di restare a casa, non solo da parte di quelli in sorveglianza attiva (che hanno avuto cioè contatti diretti con casi accertati), ma anche da parte degli stessi positivi, che continuano ad uscire di casa a bere la birretta nel rione, molte volte anche senza mascherina.

Per evitare di essere denunciati a piede libero per inosservanza di un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo, che viene punito dal Testo Unico delle leggi sanitarie con l’arresto da 3 a 18 mesi e con l’ammenda da 500 a 5.000 euro, RESTATE A CASA!

Intanto in città è un bollettino in continuo aggiornamento, un conto che cresce di giorno in giorno, di ora in ora e che non risparmia neanche i giovanissimi. 

Sono 249 le persone che mercoledi  21 ottobre sono state individuate come infette, ma il dato più scioccante è quello dei decessi: ben 4, che, insieme agli ultimi registrati, totalizzano in circa 20 morti positivi al Covid accertati nelle ultime due settimane.

Per fortuna va avanti anche se lievemente anche il dato delle guarigioni: sono 25 i cittadini che sono usciti dal tunnel del Coronavirus, ma è ancora lunga la strada perchè il numero dei guariti possa avvicinarsi a quelli dei positivi, il cui totale dall’inizio dell’emergenza ora è 4.595, di cui 2.918. numeri sempre più alti che fanno sempre più spavento, soprattutto considerando quello relativo ai decessi che per mesi è rimasto fermo e stabile sulla soglia dei 45 e ora, nel giro di pochissimo, è salito a quota 72. «Si tratta di persona con patologie già in corso, già scompensate e che con l’infezione hanno peggiorato la loro situazione – spiega il manager dell’Asl di Caserta Ferdinando Russo -.

C’è anche da tenere in considerazione la condizione in cui arrivano alla nostra attenzione gran parte di questi pazienti. Stiamo osservando anche molti giovani con pericardite, anche se non in condizioni molto gravi».

  
     
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