Èarrivata al santuario di Vicoforte di Mondovì la salma di Vittorio Emanuele III.
Partita da Alessandria d’Egitto – dove era sepolta nella cattedrale di Santa Caterina è rientrata in Italia a bordo di un volo militare che è atterrato alle 11 all’aeroporto di Cuneo.
Alla partenza ad Alessandria erano presenti i familiari e l’ambasciatore italiano al Cairo, Giampaolo Cantini.
Le spoglie di Vittorio Emanuele III sono state portate da Alessandria in un aeroporto militare nelle vicinanze del Cairo dal quale sono partite a bordo di un aereo militare non appena espletate le formalità burocratiche di rito. L’aereo è arrivato allo scalo militare di Cuneo in mattinata e la bara è stata traslata al Santuario di Vicoforte, accanto a quella della regina Elena.
Sono molti i visitatori e i turisti che oggi sono saliti a Vicoforte. La cappella di San Bernardo, dove è già stata collocata la regina, è però, almeno per il momento, chiusa al pubblico.
La cappella resterà chiusa fino all’arrivo del re, «poi si predisporrà quanto opportuno per chi vorrà sostare in ricordo o in preghiera».».
Il nipote Emanuele Filiberto ha tenuto a sottolineare che “il Pantheon è l’ultima dimora dei re d’Italia e Vittorio Emanuele III è stato l’ultimo re d’Italia e ha regnato per 46 anni”. Quindi ha ammesso che “ci sono stati errori, errori sono stati fatti”, ma ha insistito sull’idea che “riportarli al Pantheon significherebbe che siamo in un’Italia nuova, che non dimentica, ma che sa guardare avanti, poi si è detto “felice” per il rientro della bisnonna in Italia -ringraziando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per averlo reso possibile – ma anche “sorpreso” per la segretezza dell’operazione: “Io l’ho appreso dalla stampa e dalle agenzie.
Non capisco questa specie di ‘vergogna’ di riportare in Italia questa amata regina. Lo trovo strano”.
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