CASERTA – Cumuli di rifiuti abbandonati ai bordi delle strade, cassonetti traboccanti, sacchetti aperti che attirano topi e insetti. È questo lo scenario che da giorni – in alcuni punti da settimane – sta degradando il Rione Michelangelo, una delle zone residenziali più popolose della città.
I residenti, esasperati, segnalano odori nauseabondi, la presenza di larve e blatte, e un clima di abbandono che aumenta con il caldo. Oltre al degrado estetico e al disagio quotidiano, cresce soprattutto la preoccupazione per la salute pubblica: il rischio infettivo è reale, come ricordano alcuni medici di base della zona che stanno registrando un aumento di richieste per dermatiti, allergie e disturbi respiratori.
“È una situazione indegna di una città civile,” afferma la Sig. Marino, “ ho un figlio malato in gravi condizioni, qui tutti abbiamo bambini e anziani che non possono più affacciarsi ai balconi o camminare sui marciapiedi. Dove sono finiti controlli e pulizia?”
Le responsabilità rimbalzano tra Comune e ditta incaricata della raccolta, mentre i cittadini restano vittime di un sistema che appare inefficiente, se non totalmente allo sbando.
Guerriero: “Il decoro urbano è salute pubblica”
Sulla vicenda è intervenuto anche il candidato sindaco Guerriero, che ha visitato personalmente il quartiere raccogliendo lamentele e testimonianze dei cittadini:
“Quanto sta accadendo al Rione Michelangelo è inaccettabile. Il diritto alla salute e al decoro non può essere oggetto di appalti mal gestiti o di rimpalli istituzionali. Qui non si tratta solo di spazzatura: si tratta di dignità urbana, di sicurezza ambientale, e di rispetto verso i cittadini.”
“Serve una svolta seria e strutturale nella gestione ambientale della città. Se i cittadini mi daranno fiducia, Caserta avrà un piano straordinario per l’igiene urbana, con controlli severi, nuovi sistemi di raccolta e soprattutto responsabilità chiare. Perché la pulizia non è un favore, è un servizio essenziale che oggi manca e domani non dovrà più mancare.”
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