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SCENDE IN PISTA DAGLI ANNI ’70. Vignola si presenta alla città ma è fermo ai tempi di John Travolta tra Prg e bollette ‘stile Psi’

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Caserta – Arriva direttamente dagli anni ’70 il candidato sindaco di Speranza per Caserta, Io Firmo per Caserta e Per le persone e la comunità, Romolo Vignola. Lo stimato professionista lunedì sera si è presentato ufficialmente alla città con delle dichiarazioni che ci fanno tornare, in un secondo, ai compianti tempi della disco music e della febbre del sabato sera.

“Sono un socialista” ha esordito Vignola e già questo basterebbe visto che a candidare sindaco un socialista è una compagine che sarebbe definibile, senza timore di errare, ‘cattocomunista’ (quindi di persone con una formazione molto distante da quello che fu il Partito Socialista di Craxi, Martelli e De Michelis). Ma non è bastato a Vignola che ha subito chiarito cosa, la coalizione civica di sinistra, non farà mai, come riporta l’articolo de il Mattino di oggi.

  1. Vignola ha detto che le forze politiche che lo sostengono non faranno mai concessioni in sanatoria al Prg.
  2. Vignola ha detto che le forze politiche che lo sostengono non pagheranno le bollette ai casertani.

Da qui si capisce che Romolo Vignola è fermo agli anni ’70, a quando cioè la campagna elettorale la faceva il padre Antonio ‘buonanima’, storico esponente del Psi casertano. Per riportare Vignola e la campagna elettorale al 2021, è bene ricordare che:

  1. Il Prg non si chiama più Prg da almeno 10 anni quando è stato tradotto nel più moderno Puc (piano urbanistico comunale).
  2. Le concessioni in sanatoria al Prg, come dice Vignola, non sono sempre possibili visto che dipendono dal tipo di regole comunali in vigore nel regolamento edilizio dell’ente.
  3. Nessuno più paga le bollette ai casertani visto che il pagamento della bolletta, oltre ad essere una vecchia pratica elettorale proprio di quel Partito Socialista spazzato via da Tangentopoli agli inizi degli anni ’90 per eccesso di ‘ruberie’, configurerebbe il reato di voto di scambio.

Ci chiediamo a questo punto che ne penserà il cattocomunista casertano per eccellenza, Sergio Tanzarella, di questa scelta così ‘retrò’ per il fronte civico di sinistra con la speranza che si possa presto fare un ‘upgrade’ del linguaggio politico della coalizione per riportarla al 2021.

  
     
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