CASERTA – Ieri, dopo il no del Garante, le proteste degli autotrasportatori non accennavano volersi placare. Quando poi tutto faceva pensare a un solo fermo dei mezzi nei depositi, intorno alle 20.30 i tir hanno spento i motori in autostrada e hanno iniziato la manifestazione contro il caro-carburante. Il segretario generale di una delle principali associazioni dell’autotrasporto, Trasportounito, Maurizio Longo, ha dichiarato: “Nessuno vuole mettersi a fermare i mezzi di trasporto ma per noi farli partire significa indebitarsi.” Dei camion aderenti all’associazione Trasporto Unito hanno tolto le chiavi dai loro mezzi, effettuato vari blocchi sui tratti casertani delle autostrade A1 nei pressi di Caserta Sud e Santa Maria Capua Vetere e A30 all’altezza di Nola; qualche camion hanno effettuato blocchi anche su arterie statali, come la 372 Telesina. L’intenzione, a detta dei trasportatori, non è quella di creare disagio, ma d’inviare un forte messaggio alle istituzioni affinché si rendano conto della situazione che sta danneggiando i lavoratori e l’economia. Longo ha fatto notare che anche solo dopo l’annuncio dello stop “molti committenti hanno chiamato le imprese di trasporto garantendo la copertura della maggiorazione dei costi”, quindi, per raggiungere l’obiettivo, lo sciopero andrà avanti.
Nessuna organizzazione sindacale ha proclamato alcunché e quindi, secondo gli autotrasportatori, non si può parlare di un vero e proprio sciopero dei tir. Si tratta, per meglio dire, di una “serrata” che coinvolge le piccole aziende di autotrasporti.
Il problema del caro benzina è una complicazione che riguarda tutta Italia e che mette in ginocchio non solo i lavoratori ma anche i consumatori.
Interrompere le manifestazioni non risolverà il problema: servono soluzioni strutturali da parte del governo, come prima cosa l’abbattimento delle accise. In più, ogni regione dovrebbe mettere a disposizione delle aziende dei ristori che applichino in modo vantaggioso le norme contrattuali, così da incentivare tutti a rispettarle.
Già alle prime ore dell’alba con gli autotrasportatori che avevano lasciato libera una corsia; la protesta è poi rientrata con la mediazione della Polizia Stradale. Gli autotrasportatori aderenti a questa sigla, ricordiamolo, già sabato hanno iniziato a protestare tenendo fermi i camion nei depositi ma la stragrande maggioranza dei camionisti aderenti alle nove sigle riunite in Unatras non stanno protestando in attesa dell’incontro di domani con il dei trasporti. Quindi al momento circolazione regolare, mentre sale sempre il prezzo del carburante.
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