Caserta – A stroncare la maxi truffa, che andava avanti dal 2015, un’operazione interforze denominata “Eclissi” a significare l’oscuramento del segnale pirata delle varie Iptv – il sistema di trasmissione di segnali televisivi su reti informatiche basate sui protocolli TCP/IP, in particolare sulla rete Internet, coordinata a livello nazionale da due procure, Roma e Napoli.
L’operazione della Guardia di Finanza, contro il famoso “pezzotto”, ha disattivato il segnale a milioni di utenti che guardavano attraverso internet partite e pay per view illegalmente a prezzi stracciati. Un vero e proprio network internazionale di diffusione illegale di piattaforme televisive a pagamento.
Il re del “pezzotto” Franco Maccarelli è originario di Presenzano, nell’Alto casertano, e residente a Venafro , in arte Eros è ritenuto il capo dell’organizzazione criminale.
Intanto rischiano anche i clienti del “pezzotto”. I militari annunciano che ci saranno multe salate per chi utilizzava il servizio illegalmente, come ha spiegato il colonnello Giovanni Reccia, comandante del Nucleo speciale tutela della privacy e frode tecnologica.
“Intendiamo risalire agli abbonati attraverso la traccia ip, l’indirizzo dell’apparecchio collegato a internet, e le carte con cui sono stati effettuati i pagamenti.”
Inoltre aggiungono “Non si può escludere, infatti, la possibilità – sottolineano gli esperti – che questo tipo di apparecchiatura possa effettuare un’intrusione nei sistemi informatici connessi o che possa spiare le nostre azioni. Amministrato da remoto dai malfattori potrebbe consentire di operare sui vari sistemi domestici, di gestire il sistema di video sorveglianza, l’antifurto se non addirittura la complessa domotica di un’abitazione”
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