CASERTA – Il coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino con i trattori sono entrati in città per sfilare alla volta del Viale Unità d’Italia e del monumento ai caduti.

I trattori, tra poco, ci riferiscono, nell’ultimo tratto, si disporranno procedendo a passo d’uomo per accompagnare la “Bara dl comparto bufalino” scortandola fino a celebrare un rito funebre. La bara è accompagnata da una banda musicale che intonerà una marcia funebre e sarà seguita dal simulacro di una “bufala affranta”.

La bara verrà esposta di fronte alla sede della Asl all’altezza del monumento ai caduti dove verrà officiato un rito funebre. Al termine verranno consegnate ai dirigenti della Asl di Caserta 140 bottiglie contenenti simbolicamente il sangue di 140.000 bufali innocenti macellati inutilmente e ingiustamente senza che alle analisi postmortem sia stata riscontrata traccia della malattia per cui sono stati condannate a morte. L’iniziativa, peraltro, segue a quella della settimana scorsa, allorquando una delegazione di allevatori ha consegnato alla prefettura le trecendo chiavi delle aziende già chiuse per effetto delle scelte sbagliate di un fallimentare piano antibrucella.

Le tre richieste degli allevatori. “Avevamo chiesto all’assessore Nicola Caputo di cambiare quel piano fallimentare passando dalla macellazione alla prevenzione – ha evidenziato Gianni Fabbris, portavoce del comparto bufalino- Ma il testo che la Regione ha evaso è fatto per fotterci. Initile far finta di non capire. Noi siamo qui per ribadire la necessità di una nuova trattativa: chiediamo alla Regione di prenderne atto e di evitare altri massacri. Per questo chiediamo di sospendere il piano e riaprire il ragionamento sulla base della trasparenza e con un piano fondato su vaccinazioni ed autocontrollo. Vogliamo – è questa la seconda richiesta – che la trattativa si faccia direttamente con il presidente Vincenzo De Luca che è responsabile per la sanità in Campania. Non può continuare a tacere: ha il dovere di darci risposte”. Terzo “per elaborare il piano è stata nominata una commissione di esperti composta da chi ha già fallito – ha detto ancora Fabbris – Aver tolto la vaccinazione (nel 2014 nda) ha prodotto un aumento esponenziale dei focolai. E’ questo il loro fallimento per questo chiediamo che la struttura tecnica che dovrà elaborare il piano sia cambiata”.

l corteo si è fermato davanti agli uffici dell’Asl in via Unità Italiana dove è stato inscenato un funerale, con tanto di bara e banda musicale.

Sempre davanti alla sede della Asl (competente sotto la responsabilità diretta del presidente De Luca che ha la delega alla Salute in Regione) sarà data lettura delle anticipazioni di un dossier sul fallimento della Sanità Animale Campana che verrà depositato in Regione   lunedi .