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Per il sindaco di Pimonte lo stupro di gruppo su una ragazzina è una «bambinata».

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Per il sindaco di Pimonte* lo stupro di gruppo su una ragazzina , un paesino campano (teatro di un terribile fatto di cronaca da parte di 12 giovani dai 14 ai 17 anni), non è tanto un reato ma una «bambinata». Già. Proprio cosi, una azione da bambini. Una bambinata passata, qualcosa da minimizzare, da ascrivere a una marachella anche se l’episodio delittuoso all’epoca fu aggravato dal deliberato ricatto che il branco esercitava sulla piccola vittima atterrita dalla violenza psicologica aggiuntiva. Un anno dopo i fatti ampiamente riportati dai giornali del 2016, le telecamere di La7 sono tornate a Pimonte per capire cosa fosse accaduto nel frattempo, visto che la famiglia della ragazzina aveva deciso di trasferirsi per sempre, di allontanarsi dalla Campania, lasciandosi alle spalle quei ricordi orribili pur di aiutare a far recuperare serenità alla vittima.

Gli stupri, ripetuti, avvennero in un casolare di usato come capanna del presepe durante le festività natalizie. Gli aguzzini, tutti minorenni, sono stati rimessi in libertà ma per la ragazza di Pimonte i guai non sono finiti. Dopo alcuni mesi la sua famiglia ha deciso di trasferirsi tutti in Germania per fare in modo che la giovane non dovesse più incontrare per strada i suoi aguzzini. A riaccendere le luci sulla vicenda sono le incredibili parole del sindaco: “Come la vogliamo definire? Una bambinata… E’ successo, è un fatto isolato, sono tutti minori e dai minori che cosa ti puoi aspettare? E’ successo, ormai è passato”. Parole, queste, riferite ad uno stupro di gruppo contro una ragazza, che hanno fatto scattare una marea di proteste. VIDEO

La Dott.ssa Laudisio Marinella di Caserta Kest’è sottolineando che “è un fatto di gravità inaudita di cui quel sindaco si deve vergognare”. E nello stesso intervento ha ricordato anche “la scena di governo, meglio si direbbe di sottogoverno, nella quale il ministro De Vincenti e il presidente della regione Abruzzo, come dei pascià imbolsiti e decadenti si fanno ombra con degli ombrelli retti da fanciulle serventi. Sono due episodi che dicono quanta ipocrisia ci sia ancora in Italia sulla violenza alle donne”.

Ester Marzuillo, di Caserta in Comune per idiritti e le pari opportunità, sottolinea come la violenza contro una minorenne “non solo non può mai essere derubricata come ‘bambinata’ ma è certamente più grave di altre forme di violenza in cui vittima sia una donna adulta. Il danno subito da questa bambina – continuano le deputate – la segnerà per sempre”.

Infine il commento del dirigente regionale MNS Dr. Ciro Guerriero, secondo il quale le parole del sindaco “sono a dir poco raccapriccianti”. “Dai minori ci possiamo aspettare quello che noi gli diamo in termini di educazione e di rispetto per l’altro. Se questi sono gli esempi, addirittura istituzionali, non ci si può stupire che poi una vicenda così grave, come uno stupro, sia derubricata a fatto minore.

Quando invece ci sono educazione ed esempi positivi – conclude Guerriero– i minori possono esprime ben altro e da loro ci si può aspettare atteggiamenti più che positivi e costruttivi: il risultato lampante è quello del volontariato”.

 *Pimonte è un comune italiano di 6.054 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania

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