Newsletter

Resta aggiornato su tutte le ultime news, gli eventi e le attività di Caserta Kest'è

Ultimi articoli

Sparatoria a piazza Nazionale: raffica di critiche al governo giallo verde

Avatar Redazione
Home > Cronaca > Sparatoria a piazza Nazionale: raffica di critiche al governo giallo verde

Da una parte c’è chi accusa Salvini, dall’altra chi accusa il Sindaco De Magistris, e da un’altra ancora chi se la prende con il Presidente De Luca

Questo è il quadro di come la gente comune ma anche la politica ha vissuto e ha interpretato l’agguato feroce di ieri dove una bambina è stata ferita gravemente.

“Un proiettile le ha attraversato i polmoni da destra a sinistra, senza però ledere il cuore – ha detto il dg del “Santobono”, Anna Maria Minicucci – conficcandosi tra le costole”. La piccola è stata operata nella notte ma le sue condizioni restano gravi.

La piccola era insieme alla nonna, di 50 anni, colpita ad un gluteoda un proiettile.Il tutto è avvenuto tra la folla poco prima delle 17.30, all’angolo tra piazza Nazionale e via Polveriere, periferia orientale. 

Il presidente di Caserta Kest’è, dott. Ciro Guerriero si scaglia contro il governo dichiarando “Il gravissimo episodio di ieri pomeriggio a Napoli, l’ennesima sparatoria dopo quelle avvenute negli ultimi mesi, per di più tra la folla, squarcia il velo sui reali contorni del problema sicurezza nel nostro Paese: la sicurezza non si garantisce con le misure propagandistiche del ministro dell’Interno, armando i cittadini grazie alla riforma della legittima difesa o disponendo il dispiego massivo di forze di polizia in assetto antisommossa in occasione delle manifestazioni, per lo più di opposizione al governo. Un paese meno libero e più povero è un paese più insicuro: il ministro e il Governo si concentrino su questo e non sulla propaganda”.

“Siamo stanchi, affermano indignati i cittadini, ancora una volta la camorra torna a colpire i quartieri della città di Napoli. Noi uomini del sud siamo stanchi della violenza, di questi criminali, della crudeltà delle loro azioni. Un ennesimo conflitto a fuoco e a rischiare la vita questa volta è una bambina di quattro anni, ferita da colpi di pistola. Napoli ha bisogno di essere  liberata dalle camorre e dalla loro violenza.”

“A Napoli non manca solo la sicurezza – sottolinea Ciro Guerriero  – servono altri strumenti strutturali per disarmare questa violenza. Continuano a mancare le risorse per scuola, cultura, lavoro e welfare. Anche qui abbiamo ascoltato in questi anni solo parole, senza mai vedere un atto concreto. E allora siamo stanchi di attendere”.

L’emergenza sicurezza, gli annunci sbandierati entrano a far parte di questa campagna elettorale. Napoli ricorda un altro agguato recente, di appena un mese e mezzo fa, quando il 19 marzo scorso alcune persone in sella a uno scooter avevano sparato contro le attività commerciali di piazza Trieste e Trento, centro del centro della capitale campana e luogo turistico per eccellenza, affianco a piazza Plebiscito e al Palazzo reale. Per non parlare, nella città governata dall’ex pm De Magistris, acerrimo avversario di Salvini, dell’agguato alla pizzeria Sorbillo. E poi il ministro dell’Interno andò personalmente a portare la sua solidarietà al padrone della celebre pizzeria. 

Quella di ieri insomma è l’ennesima storia di violenza. “Napoli ha fatto passi in avanti, ma c’è un traffico di droga molto forte e clan sempre più giovani, violenti, frastagliati hanno creato lotte sempre più feroci e aumentato la pericolosità sociale, continua  Guerriero.

È inaccettabile che clan si sparino in centro, a Napoli, per il controllo del territorio. Non può continuare una situazione del genere in una società civile. Questo è un fenomeno che non bisogna contenere: bisogna distruggerlo, annientarlo”, conclude dott. Ciro Guerriero.              E non si tratta certo di volerla buttare in polemica spicciola pre-elettorale, ma il messaggio mandato a Salvini dal presidente di Caserta Kest’è  è chiarissimo: meno propaganda di partito e più presenza istituzionale e operativa nella grandi emergenze nazionali. E Napoli è, al massimo grado, una di queste. 

Nel quartiere chiunque è sconvolto. Parla don Luigi Merola, un sacerdote che si occupa di assistenza ai minori e che si trovava a poche centinaia di metri dal luogo della sparatoria: “Hanno sparato davanti ai bambini – racconta – provocando il panico. Ma qui, nel quartiere Arenaccia – aggiunge il sacerdote – il problema non è tanto quello delle forze dell’Ordine, che forse potrebbero fare di più, ma dell’assenza delle istituzioni”.

Lo scontro politico su Napoli diventa durissimo a meno di venti giorni dal voto delle Europee. L’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, candidato alle Europee per il Pd, accusa il ministro Salvini di non aver mai inviato i rinforzi di polizia promessi e chiede più attività investigativa e presidio del territorio. Ricorda episodi analoghi che hanno segnato la storia di questa città, dall’omicidio del piccolo Fabio De Pandi al Rione Traiano a quello di Annalisa Durante a Forcella, passando per l’uccisione di Silvia Ruotolo a Salita Arenella. “È evidente – dice – che l’ordine e la sicurezza pubblica continuano a non essere temi prioritari a Napoli. I rinforzi promessi dal ministro Salvini a più riprese non sono mai arrivati”. 

La senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè attacca la Lega che “non è libera di agire in modo degno di un governo di centrodestra perché è schiava delle idee dei 5Stelle”.

  
     
Avatar Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caserta Kest’è

Caserta Kest’è

Giornale online con tematiche di politica, attualità e sport di Caserta e provincia

Cerca
Categorie