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Speciale elezioni Europee 2024, i candidati papabili, veri o presunti tali, il punto della situazione

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Elezioni Europee 2024 –  Ci sono le elezioni Europee, un po’ in sordina  a dire il vero, con la solita pubblicità social che la fa da padrone per alcuni, il super conosciutissimo Facebook che hanno tutti,  ma alcuni candidati scelgono alla vecchia maniera l’affissione di manifesti elettorali, a caratteri cubitali, come ad esempio Aldo Patriciello.

Ma veniamo al punto della situazione cercando di fare un po’ di ordine fra la giungla dei vari candidati veri  o presunti tali: l’assessore Regionale Caputo scende in campo, anche a  Teverola (sua città natia tra le altre cose quindi conosciuti gioca in casa passateci il gergo calcistico), sarà candidato alle elezioni Europee nella lista Stati Uniti d’Europa. Già membro del parlamento europeo nel mandato 2014/2020, Caputo ci riprova anche questa volta. La sua candidatura “rappresenta un momento d’orgoglio e onore per la Campania e il Sud Italia. È un orgoglio non per mere ragioni campanilistiche, bensì perché conosciamo e riconosciamo il suo merito, la sua preparazione e sappiamo che continuerà a portare in Europa il pensiero e i valori non solo di Italia Viva, ma anche i bisogni di tutto il Mezzogiorno, battendosi, come sempre ha fatto, per gli interessi lo sviluppo di un territorio che necessita di un’attenzione particolare”, spiega Luigia Martino, presidente di Italia Viva Caserta.

L’ex Presidente dell’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, l’INPS, scende in campo coi vecchi ribelli il movimento cinque stelle cambiato radicalmente con l’addio dei giovani Di Maio e Di Battista, la morte di Casaleggio, la discesa in campo di Conte nelle fila del movimento dopo le sue dimissioni da presidente del consiglio, tuttavia questo breve, excursus storico ai fini di queste elezioni Europee 2024.

L’ex presidente INPS, dicevamo accetta la candidatura,  Pasquale Tridico, capolista del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione ‘Italia Meridionale’, sarà a Caserta il 16 maggio alle 17.30 per un incontro elettorale probabilmente nella sede del movimento di via San Carlo (aperitivo elettorale, probabile).

Tridico, con la propria candidatura “mira a creare un’Europa più inclusiva, dove il welfare europeo diventi una realtà concreta attraverso l’introduzione di un reddito di cittadinanza europeo. Con Tridico sarà presente all’iniziativa anche il casertano Danilo Della Valle che, grazie al voto degli iscritti, sarà presente in lista nella stessa circoscrizione.

Tra gli altri con la Lega di Matteo Salvini premier, Aldo Patriciello del quale riportiamo un breve excursus politico o curriculum che dir si voglia, Si diploma all’Istituto tecnico per geometi, nel 1976 e si impegna nell’azienda paterna. All’attività imprenditoriale affianca presto l’impegno in politica.

Ha ricoperto le cariche pubbliche di amministratore di Venafro, consigliere regionale, assessore e vicepresidente della Giunta del Molise. Nel maggio del 2006 diventa deputato del Parlamento Europeo, e sarà rieletto in tale ruolo nelle successive tre elezioni.

Nato politicamente con la Democrazia Cristiana, in passato esponente del Partito Popolare Italiano (PPI)  (1995), passa successivamente a Democrazia Europea e quindi all’ UDC, dove ricopre le cariche di membro della segreteria regionale e di componente della direzione nazionale. Nel giugno 2008 lascia l’UDC per  il Popolo delle Libertà, alleandosi pertanto  con Silvio Berlusconi

La sua famiglia è proprietaria di una ventina di aziende con circa 900 dipendenti, attive nella sanità, nell’edilizia e nell’editoria: tra queste vi sono l ‘ IRCCS,  Neuromed di Pozzilli, che è uno dei maggiori complessi sanitari del Molise e che ha avuto come amministratore delegato Mario Pietracupa, ex consigliere regionale e cognato di Patriciello, la Prometal attiva anche nell’alta velocità ferroviaria, aziende edili come la Precal srl e la Mc Group (di quest’ultima era titolare la madre) e in passato la tv locale TVI Molise , la cui sede è stata spostata da Isernia a Venafro.

Un altro cognato di Patriciello, Vincenzo Cotugno, è stato eletto nel 2008 consigliere comunale di Venafro ed è a capo della Finmolise. Dopo le elezioni comunali del 2005 era stato eletto sindaco ma era poi stato rimosso per incompatibilità, stante i rapporti di lavoro tra il comune e i fratelli Patriciello.

La famiglia Patriciello ha anche diversi interessi nel calcio locale. Uno dei fratelli, Nicandro, è presidente dell’US Venafro Calcio, squadra di  Serie D ( I dilettanti per intenderci.

Il 24 novembre 2014 a causa di un male incurabile a soli 49 anni muore la sorella Sara, moglie di Mario Pietracupa. Il 22 giugno 2020 muore a 61 anni il fratello Stefano, imprenditore edile, investito da un’auto mentre dirigeva i lavori in un cantiere sulla SS 158, nei pressi di Colli a Volturno

Carriera politica di A. Patriciello

Nel 1979 Aldo Patriciello inizia l’attività politica nella DC ossia la Democrazia Cristina, nella quale diventa responsabile del Movimento Giovanile regionale. Dal 1983 al 1992 ricopre la carica di assessore ai lavori pubblici e di vicesindaco di Venafro. Dal 1993 al 1995 è consigliere comunale, sempre nella sua città. Nel 1995 viene eletto con i Popolari al consiglio regionale dove ricopre la carica di presidente della II commissione permanente. Dall’8 agosto 1997 al 24 febbraio 1999 è assessore con varie deleghe: bilancio, patrimonio, gestione urbanistica, informatica e programmazione. Torna poi tra i banchi del consiglio regionale come componente della III commissione permanente.

Nel febbraio del 1998 i consiglieri regionali del Partito popolare Italiano  PPI, molisano, guidati da Michele Iorio, sfiduciano la giunta regionale, sostenuta da due anni dalla coalizione de L’ULIVO, provocando l’immediata reazione del segretario nazionale Franco Marini che espelle dal partito vari esponenti, tra i quali Iorio e Patriciello. Successivamente Iorio, Patriciello e altri lasciano il gruppo consiliare del PPI per entrare nel gruppo misto.

Dopo la sfiducia alla Giunta Veneziale  Michele Iorio, è nominato nuovo Presidente della Regione Molise mentre Patriciello diventa Vice Presidente della Regione Molise.

Nel 2000 Patriciello viene eletto nuovamente al consiglio regionale dove ricopre la carica di vicepresidente del Consiglio Regionale, oltre ad essere componente della I Commissione permanente: ordinamento e organizzazione amministrativa.

Nel 2001 Patriciello diventa segretario regionale di  Democrazia Europea in Molise, e nel novembre dello stesso anno il partito ottiene il 13,7% di voti alle elezioni regionali. La nuova giunta regionale è presieduta da Michele Iorio, di  Forza Italia, mentre Patriciello ne è il vicepresidente e assessore regionale con delega alle attività produttive ed alle politiche agricole. Secondo una successiva affermazione di Paolo C. Pomicino, in occasione di queste elezioni regionali Patriciello aiuta l’ Italia dei Valori a raccogliere le firme per la presentazione delle liste elettorali.

I manifesti di Aldo Patriciello del quale non riportiamo tutta la sua lunga ed anche brillante carriera politica sono a caratteri cubitali a Caserta e provincia tra Capua e S. Maria Capua Vetere che non interessa la provincia di Caserta come circoscrizione ma indirettamente con la sua pubblicità comunque coinvolge la intera provincia tutta..

 

Insomma da valutare infine la presenza o meno del Leghista ed attuale Parlamentare in carica Gian Piero Zinzi, il marcianisano figlio d’arte del noto papà, che sta alla finestra a guardare ma potrebbe anzi sicuramente potrebbe ritagliarsi un ruolo però stavolta dietro le quinte di sicuro accoglierà il suo leader Matteo Salvini col suo entourage o staff, nel caso venisse dalle parti del Capoluogo di Caserta.

Vi è da dire infine che però queste elezioni non toccano direttamente la popolazione la cui apatia per non dire antipatia o avversione verso la politica oramai è cosa conclamata, pertanto vi saranno aggiornamenti nei prossimi giorni sul nostro sito CasertaKest’è.it

 

 

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