Nel lontano Agosto 2017, dopo un vertice del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza svoltosi in Prefettura Piazza Carlo III, antistante il palazzo vanvitelliano, già chiusa al traffico, venne transennata con piloni, palle e new jersey in cemento.
Con tale strumento si è cercato in questi anni,di evitare che suv, furgoni o tir potessero lanciarsi come proiettili sulla folla, tecnica che fu utilizzata nei passati attentati rivendicati dall’Isis.
Quindi sono chiusi gli accessi di Viale Douhet, di Viale Ellittico e quelli che conducono ai due emicicli laterali; mentre da piazza Gramsci l’accesso è interdetto da piloni metallici traballanti. Sempre lì , ricordiamo c’erano anche delle fioriere.
Gli unici mezzi che potevano accedere alla piazza erano quelli di soccorso, quelli delle forze dell’ordine o quelli utilizzati per la manutenzione, che possono entrare da piazza Gramsci dove sembra a suo tempo sia stato ripristinato il pilomat.
Dopo svariati anni e senza mai nessuna manutenzione, anche se molti storici residenti storcono il naso, ritenendo poco consono piazzare quella bestia davanti a cotanta bellezza, si poteva semplicemente ‘copiare’ altre città, come AMSTERDAM, come aveva proposto Guerriero ex candidato Sindaco, ma qui si va per il gettone, si è arronzoni, se fa sciuè-scuè e cosa importante, prima d’intervenire forse il prezzo deve lievitare?…. (vedi villetta Padre Pio)
Il 29 Dicembre si cercava di trovare tramite raccomandata inviata all’assessore Masimiliano Marzo e alla Sovraintendenza una sinergia tra cittadini e istituzioni a pugno di Giuseppe Cirillo che si proponeva, e a sue spese, in 2 ore, previa autorizzazione di ripristinare l’obbrobrio, ovvero la scritta. A tutt’oggi, e come sempre, resta lettera morta, forse perchè questo ripristino deve risultare costoso ???
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