Oggi, il Gup dott. Tommaso Perrella , del Tribunale di Napoli , ha condannato per il reato di corruzione con l’esclusione dell’aggravante dell’art. 7 : ad Angelo Grillo, imprenditore , ex esponete della Lega Nord e consigliere comunale di Marcianise, al quale è stata inflitta una pena di 3 anni di carcere, ai figli Roberto e Giuseppe Grillo, un anno di reclusione, pena sospesa mentre ad Elpidio Baldassarre, dipendente di Grillo , 3 mesi di reclusione.Per l’altro imputato, l’architetto di Cervino, Ulderico Di Bello, il reato di turbativa d’asta si è prescritto. I quattro, condannati, messi sotto accusa dal Pm Luigi Landolfi della Dda di Napoli, hanno scelto il rito abbreviato mentre gli altri imputati sono stati rinviati a giudizio, scegliendo il rito normale. La vicenda giudiziaria, iniziata quasi 10 anni fa, ha riguardato anche il sindaco di Cervino Carlo Piscitelli, detto Carlino, (oggi deceduto), anche se il principale imputato è stato l’imprenditore Angelo Grillo, che secondo l’accusa, avrebbe cercato la “spintarella” per la gara d’appalto dei rifiuti al Comune di Cervino.
Hanno scelto il rito ordinario: Maria Grillo, Anna Grillo, Gianfranco Albanesi, Roberto Grillo, Sergio Luciano, Assunta Mincione, Pasquale Valente, Biagio Di Nuzzo ed Alessandra Ferrante.
Al centro dell’inchiesta seguita dal Pm della Dda di Napoli Luigi Landolfi, emergono alcuni favori dietro il pagamento di tangenti: tra i quali una presunta mazzetta da 30mila euro che sarebbe stata elargita da Angelo e Giuseppe Grillo, oltre ad un aumento di retribuzione ad un dipendente ed alla somma di 2mila euro quale contributo elettorale. I Grillo nonché Ferrante, Mincione e Baldassarre , allora dipendenti , sono accusati di aver dato a Biagio Di Nuzzo (allora , vicesindaco di Cervino) una mazzetta di 1.000 euro ogni mese, per diversi mesi, per compiere atti contrari ai doveri del suo ufficio, consistiti nell’attivarsi per garantire la prelazione alla Ecosystem.
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