Terra dei Fuochi: la Corte di Strasburgo avvia il processo contro l’Italia

Terra dei Fuochi, l’Italia rischia grosso. La Corte di Strasburgo ha avviato il processo contro il Governo italiano. La Corte ha accolto in via preliminare i ricorsi pervenuti da parte di cittadini e associazioni che denunciano la violazione dei loro diritti alla vita, sanciti dalla convenzione europea dei diritti umani. I ricorrenti sono convinti che lo Stato non abbia…

Terra dei Fuochi, l’Italia rischia grosso. La Corte di Strasburgo ha avviato il processo contro il Governo italiano. La Corte ha accolto in via preliminare i ricorsi pervenuti da parte di cittadini e associazioni che denunciano la violazione dei loro diritti alla vita, sanciti dalla convenzione europea dei diritti umani.

I ricorrenti sono convinti che lo Stato non abbia preso misure per ridurre il pericolo, nonostante fosse consapevole del rischio reale e immediato.

La vicenda Terra dei Fuochi è partita dagli anni 2000. Si tratta di una vasta area situata nell’Italia meridionale, che si estende in Campania, a cavallo tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, balzata tristemente alla cronaca, per l’interramento  di rifiuti tossici e speciali e ai numerosi roghi che hanno arrecato danni pesanti all’ambiente e alla salute dei cittadini. Non si contano le morti sospette, ancora oggi in queste zone interessate purtroppo da fenomeni del genere. Nel 2003 si parlò per la prima volta della Terra dei Fuochi,nel Rapporto Ecomafie di quell’anno curato da Legambiente e successivamente in Gomorra di Roberto Saviano.

Nel 2007 fu emanato un divieto di pascolamento e coltivazione da parte della Regione Campania, per la presenza di diossina su ortaggi ed erbe varie oltre i limiti consentiti. Il lavoro degli inquirenti è stato incessante e a più riprese, per combattere l’opera e gli affari della camorra.

E’ di ieri l’avvio di una nuova operazione delle forze dell’ordine. Un drone dei carabinieri in azione per passare ai raggi x dall’alto le aree maggiormente a rischio, dove purtroppo si continuano a sversare e bruciare rifiuti.

I controlli stanno riguardando in questi giorni, Napoli e Caserta. L’apparecchio in dotazione ai carabinieri sorvolerà le aree maggiormente a rischio con l’ausilio di speciali telecamere in grado di rilevare anche le variazioni di temperatura.

Il nuovo mezzo è stato presentato a Marano di Napoli. Al momento è in funzione una sola unità ma si conta di disporre presto di altri droni al fine di poter operare su una superficie più ampia.

 

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