Erapassata da poco la mezzanotte di ieri (6 gennaio) quando giungeva una richiesta di aiuto alla Centrale Operativa dei carabinieri, da parte di donna che riferiva di essere stata fermata da un uomo in via Acquaviva a Caserta dove stava transitando, a bordo della sua autovettura, insieme al marito ed alla figlia. La stessa con voce tremante denunciava che un uomo, dall’apparente età di 50 anni, dopo aver colpito con un arnese lo specchietto della loro macchina inscenava il danneggiamento del suo cellulare a causa del colpo fintamente ricevuto.
Nell’immediato lo stesso chiamava un suo complice che pretendeva dal marito un risarcimento di 650 euro per il telefonino distrutto. Al rifiuto del coniuge i due lo minacciavano di morte e che gli avrebbero portato via la macchina. Dietro tale minaccia, gli aggressori, li costringevano a risalire in auto per raggiungere il più vicino sportello bancomat dove avrebbero prelevato il denaro preteso. A distanza ravvicinata, a bordo di una Fiat Panda, i due, unitamente a un terzo complice alla guida, seguivano la loro auto senza perderli di vista. È stato in quel frangente, che giunti in Piazza Dante, la donna impaurita ha chiamato i Carabinieri con il suo cellulare. Nel frattempo i malviventi, accortisi della telefonata hanno accelerato repentinamente la marcia procedendo in via Battisti e allontanandosi. Il carabiniere della Centrale Operativa, nell’immediato, ha diramato le ricerche inviando due autoradio dell’Arma in supporto.
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