Era già successo in passato che Antonello Velardi si dimettesse dalla massima carica dell’Ato paventando rischi di spartizione politica delle cariche interne, però poi ci aveva ripensato.
Questa volta le dimissioni sembrano irrevocabili.
«Ho preso la decisione nel pomeriggio – spiega il sindaco di Marcianise nel post – durante la riunione del consiglio in cui doveva essere nominato il direttore generale.
Ho chiesto con insistenza che la nomina non fosse oggetto della solita spartizione ma rispondesse ai requisiti di massima professionalità. Non ci sono riuscito, evidentemente la mia visione è completamente diversa.
E sui rifiuti ho fatto una battaglia che non è personale ma di rispetto della mia comunità.
La comunità della mia città, Marcianise, e di tutta la provincia di Caserta.
Non aggiungo altro per adesso. Dovrei ripetere ciò che ho già detto in consiglio e cioè che una classe dirigente seria prende decisioni serie, guarda con ambizione al futuro e non risponde alle logiche della spartizione.
Più in là spiegherò nei dettagli che cosa è successo. Racconterò chi vuole ancora una provincia ancorata al Medioevo.
Ora, qui, ribadisco che non avrei mai potuto presiedere un ente che rischia di trasformarsi in un carrozzone. Lo facessero gli altri» conclude Velardi.
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