57enne accusato di abusi su due fratelli minorenni: arrestato

La condizione di uomo sposato non gli impediva di trasformarsi in orco all’occorrenza. A.P., 57enne casertano è ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo avrebbe adescato due minori infra-quattordicenni, residenti nello stesso condominio. La tattica consisteva nell’offerta di giocattoli e regali vari per poi abusare sessualmente di loro. Le…

La condizione di uomo sposato non gli impediva di trasformarsi in orco all’occorrenza. A.P., 57enne casertano è ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo avrebbe adescato due minori infra-quattordicenni, residenti nello stesso condominio. La tattica consisteva nell’offerta di giocattoli e regali vari per poi abusare sessualmente di loro. Le manette scattate ai polsi del presunto orco rappresentano l’esito di un’indagine in “codice rosso” avviata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. A sporgere la denuncia, a fine novembre, è stata la madre dei due ragazzini di 11 e 12 anni che hanno raccontato tutto alla donna dopo l’ultimo tentativo di abuso al quale è riuscito a sottrarsi il figlio più piccolo. Quest’ultimo ha convinto anche il fratello più grande a riferire il tutto: i racconti sono stati ritenuti coerenti e credibili dagli inquirenti. Certo, la cronaca recente invita a grande prudenza di fronte a casi come questo. E spesso il termine orco non ha trovato conferma nei processi. Tuttavia, la circostanza che le presunte vittime siano stata giudicate attendibili, seppur con riferimento alle esigenze cautelari, autorizza a ritenere che il caso di Caserta non rientri tra questi. I due fratellini non sarebbero le uniche vittime del presunto orco. L’uomo, infatti, come è stato poi accertato, avrebbe abusato anche di un altro ragazzino. Anche quest’ultimo era residente nello stesso condominio. E anche verso di lui l’uomo ha usato la stessa strategia. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo approfittava dei momenti in cui i ragazzini si trovavano da soli negli spazi condominiali, lontani dalla madre. La seconda modalità di approccio prevedeva l’incontro nella sua casa, dove invitava le piccole vittime in assenza della moglie. A.P. si trova ora dietro le sbarre nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il gip ha infatti ritenuto possibile la reiterazione del reato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *