Leopoldo Falco , prefetto di Lucca, è scomparso per un malore improvviso nella notte fra sabato e domenica, mentre si trovava nella sua abitazione in provincia di Caserta: 64 anni, si era insediato a Lucca il 1 giugno scorso.
Originario di Napoli, Falco era giunto a Lucca come capo dell’ufficio territoriale del governo, con una esperienza ai massimi livelli dell’amministrazione statale. Dal 2016 era stato vicedirettore dell’ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari. Dal 2013 al 2016 è stato prefetto di Trapani. Nel 2012 ha presieduto la commissione straordinaria al Comune di Salemi. In Toscana aveva vissuto una delle prime esperienze professionali della sua carriera, lavorando dal 1982 al 1985 nella Prefettura di Pistoia come responsabile delle divisioni III, IV e V (assistenza e lavori pubblici) e capo ufficio di gabinetto. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha espresso ai familiari del prefetto «profondo cordoglio e commossa partecipazione al dolore», ricordandone la «brillante carriera e la passione, dedizione e grande professionalità messe al servizio del Paese». Messaggi di cordoglio sono stati inviati, fra gli altri, anche dal governatore toscano Enrico Rossi, dal presidente della Provincia Luca Menesini e dai sindaci del territorio.
«Da subito – ha ricordato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini – ho apprezzato in lui la serietà, la professionalità e il profondo senso delle istituzioni e dello Stato. Una persona disponibile, impegnata, desiderosa di conoscere il territorio e chi lo anima, lo sostiene, lo promuove e lo vive».
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