GUERRIERO: “CI METTIAMO NOI A CONTROLLARE, SPERIAMO SOLO CHE NON PIOVA”
Il Pnrr a Caserta cammina con il passo del gambero: tra annunci, ordinanze e ruspe che non arrivano, la città rischia di perdere più tempo (e soldi) che metri di basolato. A Casertavecchia l’ordinanza della comandante Spissu Mele aveva promesso l’avvio dei lavori di riqualificazione da 370mila euro, ma a tre giorni di distanza non si è vista nemmeno una pala. Tutto rinviato forse a lunedì, complice l’allerta meteo.
E mentre nel borgo medievale si attende il primo colpo di martello, in città i progetti “pesanti” del Pnrr sembrano finiti nel dimenticatoio: i nuovi plessi scolastici di via Roma e via Trento (oltre 8 milioni di euro) sono fermi da mesi, tra carte ministeriali e silenzi comunali. In stand-by anche la riforestazione della pineta di Casertavecchia, un polmone verde da 600mila euro rimasto sulla carta.
Intanto, dove si lavora, i guai non mancano. Nella rete ciclabile di via Verdi e via De Martino, la ditta appaltatrice ha pensato bene di asfaltare… anche i tombini. Risultato: rischio allagamenti a ogni pioggia.
A denunciarlo è Ciro Guerriero, leader di Caserta Kest’è e già candidato sindaco, che annuncia un’ispezione sul posto:
“Abbiamo segnalato l’errore e mercoledì saremo in sopralluogo con un nostro tecnico. Se non liberano i pozzetti, informeremo i commissari. Speriamo solo che la pioggia ci risparmi, perché qui ormai serve Noè più che il Pnrr”.
Tra promesse a singhiozzo e cantieri invisibili, Caserta scopre che la rivoluzione del Pnrr rischia di affogare… in una pozzanghera.












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