Ci giungono sempre più lamentele da parte di genitori, che ritengono che i figli vengono discriminati nell’ambiente scolastico.
Molte volte, non vogliamo credere, anche perchè ai racconti, non seguono denunce, probabilmente per non alterare ulteriormente lo stato di vessazione sul figlio- alunno.
Oggi ci giunge in redazione, una vera e propria denuncia, che è stata inviata dai genitori, agli organi di competenza e naturalmente alla dirigente scolastica
Gentile Dirigente,
per sua conoscenza, Le allego quanto inviato alla dr.ssa Corvino, perché non è mia abitudine parlare e/o scrivere di persone senza coinvolgerle personalmente.
L’oggetto di questa mail è: (omettiamo i nomi dei 2 minori).
Perché sono loro il centro di queste vicende, non di sicuro gli adulti coinvolti!
Quanto accaduto ieri in relazione alla visita al Museo è di una gravità estrema, intollerabile.
Il non aver voluto mandare intenzionalmente i miei figli, assieme ai compagni di classe, in visita al Museo è stato un atto ingiustificato e deliberato.
Anteporre l’affermazione di se al “bene” degli alunni è un responsabilità gravissima.
Nell’interesse dei bambini e nel rispetto del suo ruolo, avrebbe potuto non solo prendere atto della nostra palese volontà di farli partecipare alla giornata di visita semplicemente ascoltando i compagni di classe (alcune bambine erano in lacrime per l’ingiustizia), le mamme presenti ed addirittura le sue insegnanti.
E inoltre, i miei bambini hanno “pregato con le lacrime agli occhi” le professoresse per poter partire assieme a tutti gli altri compagni!!
Lei ha chiamato mia moglie al telefono per invitarla a raggiungere la scuola e quando sono arrivato Io uno dei due pullman non era ancora sul posto e i compagni di classe erano ancora nell’atrio della scuola! Ci sarebbe stato tutto il tempo per farli “partecipare”.
Nonostante ciò, Lei ha deciso che XXXXXX e XXXXXX non meritavano di andare al museo.
Gentile Dirigente questo trattamento speciale è toccato solo ad entrambi i miei figli, su oltre 90 bambini.
La cosa più grave, a cui non so se lei è in grado di porre rimedio, e che i bambini, essendo tali, hanno vissuto questo episodio colpevolizzandosi, sentendosi ancora una volta esclusi e discriminati rispetto a tutti gli altri, continuando a chiedersi e chiedermi del perché fossero stati esclusi solo loro due.
Le ricordo, per l’ennesima volta, che oltre a meritare il rispetto e le attenzioni che meritano tutti, i miei figli sono bambini con DSA.
Devo ipotizzare che Lei sottovaluta quest’aspetto o ignora le complicanze che comporta nella loro crescita psicofisica!
Ma la burocrazia è salva: c’è lo sportello di ascolto per il DSA nella sua sede di xxxxxxx!!
I miei bambini fanno già enorme fatica a stare al passo con gli altri, saltano lezioni a scuola per fare terapia specialistica al mattino ed hanno il pomeriggio impegnato per fare un dopo scuola specializzato che li aiuti a gestire il DSA.
Da anni, noi genitori stiamo investendo tempo e risorse per offrire ai nostri figli le stesse possibilità che hanno tutti gli altri.
Nonostante ciò, spesso xxxxx e xxxxxx si sentono inferiori agli altri e ciò lede la loro autostima e coscienza delle proprie capacità, soprattutto se alcuni insegnanti sono più bravi a criticarli pubblicamente che ad “insegnare”.
La invito a rileggere e far rileggere (o leggere) la sua Carta dei Servizi e Regolamento di Istituto.
Io non permetterò mai, nell’interesse dei miei figli e di tutti gli altri bambini con problemi analoghi o differenti, che continuino questi atteggiamenti di autodeterminazione a discapito dei bambini stessi!
Voglia pertanto prenderne atto e soprattutto prendere provvedimenti per evitare che accadano altri spiacevoli episodi che, le garantisco, non saranno tollerati e troveranno soluzione nelle sedi opportune.
Distinti saluti.
R. M. P.
Sull’argomento ( VERGOGNOSO) ci ritorneremo, faremo chiarezza. Intanto invitiamo ad un contraddittorio le parti sotto accusa.
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