VENEZIA. Prima di mettersi al volante aveva preferito riposare un po’. Si era steso all’interno della sua auto e ha chiuso gli occhi, ma poco dopo è stato svegliato da due giovani che gli hanno chiesto un passaggio. Lui si è rifiutato, non li aveva mai visti prima e loro, come risposta, lo hanno aggredito. L’hanno picchiato con pugni e calci, poi lo hanno derubato e preso la sua auto, tenendolo sotto sequestro per più di 30 chilometri. Si è conclusa con l’arresto la notte folle di due giovani di Maddaloni (Caserta), fermati dai carabinieri a Caposile per rapina e sequestro di persona in concorso. I due, uno incensurato e l’altro con un precedente di polizia, si troverebbero in provincia di Venezia solo da pochi giorni. I fatti: Nella notte tra sabato e domenica hanno avvicinato un 45enne nel parcheggio di una discoteca a Spresiano. Lo hanno costretto a consegnare portafogli, cellulare e chiavi di casa e ad uscire dell’auto malmenandolo. Poi lo hanno fatto sedere sui sedili posteriori e mentre uno lo teneva d’occhio l’altro guidava.Secondo le prime indagini dei carabinieri della compagnia di San Donà, guidati dal nuovo comandante Daniele Brasi, sembra che i giovani abbiano tenuto in ostaggio il 45enne perché volevano i codici pin di bancomat e carta di credito. Per questo avrebbero guidato fino a Caposile, nel comune di Musile, cercando di convincerlo ma lui non ha ceduto. Quando si sono fermati vicino a un bar, un passante ha notato i movimenti strani e, dopo aver visto la vittima con il volto tumefatto ha chiamato i carabinieri, che in quattro minuti hanno raggiunto la zona e nelle vicinanze hanno fermato i due sequestratori (che nel frattempo si erano liberati del bottino). Entrambi nelle prossime ore compariranno davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto. Il 45enne è stato medicato all’ospedale e dimesso con una prognosi di 15 giorni.
Aggredito, rapinato e sequestrato in discoteca da due giovani di Maddaloni
Redazione



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