L’ascensore del cimitero di Caserta è guasto da molte settimane. Da tempo gli anziani che hanno il caro estinto tumulato ai piani superiori accusano serie disagi, non solo fisici ma anche morali viste le difficoltà che incontrano per posare un fiore davanti alla lapide. L’ex candidato Sindaco Guerriero, da sempre impegnato sui problemi dei cittadini, si è preso a cuore di questa situazione e ha promosso insieme ad altri cittadini una petizione per chiedere la riparazione del cimitero.
La petizione evidenzia i continui rinvii della sistemazione da parte dell’amministrazione comunale. “Una passerella di collegamento tra l’ala nuova dove funziona l’ascensore e quella vecchia – commenta Guerriero – avrebbe potuto temporaneamente risolvere il problema. Invece continua la solita tiritela, ancora anziani e disabili non possono accedere al piani superiori per pregare davanti alle tombe dei propri cari, in questi giorni non si è riuscito neanche a tumolare dei morti”.
L’ascensore guasto, però, non è l’unico problema che affligge il cimitero di Caserta. “In occasione della raccolta firme – fa sapere Guerriero – abbiamo raccolto numerose segnalazioni riguardanti altri problemi, come per esempio la pulizia, i furti e l’antenna sul tetto. Sono tutti aspetti che porteremo all’attenzione dell’amministrazione comunale in un secondo momento”. Intanto continuano le discussioni al Comune di Caserta sul futuro del project financing per il cimitero, appaiono preoccupanti le immagini scattate ieri mattina nell’immobile B dei cappelloni. Non a caso i lavori alla struttura erano stati indicati, nel project, come prioritari per la proponente Italgeco. Immagini eloquenti che mostrano tutti i pericoli presenti, soprattutto al quarto e quinto piano, maggiormente esposti alle
infiltrazioni e agli effetti del maltempo. Con l’ascensore fuori servizio (mentre era funzionante il montacarichi indispensabile per le tumulazioni) l’unica strada percorribile è quella delle scale.
Arrivati ai piani più alti si comprende che le aree non sono frequentate da tempo come testimoniano le ragnatele che circondano la panchina di legno destinata ad accogliere i visitatori e il comando elettronico per chiamare l’ascensore al piano, sradicato dall’elevatore e rimasto sospeso a mezz’aria in attesa di riparazione. Gli utenti più fortunati che possono permettersi di fare cinque piani a piedi si trovano di fronte uno spettacolo desolante con i soffitti e le pareti macchiate di umidità e muffa e gli intonaci caduti lungo i corridoi e le scale. La struttura necessita di numerosi interventi di messa in sicurezza come dimostra il problema dei cavi elettrici esposti. Alcuni spuntano dal soffitto ammuffito del quinto piano, da dove si è staccato il neon installato per illuminare i corridoi, altri sono appoggiati, senza coperture di sicurezza, all’interno dei loculi vuoti. Caserta, caso cimitero. Progetto partito nel 2018: «Procedura arenata»
I lavori di sostituzione degli infissi rimossi sono rimasti sospesi e così restano varchi aperti sulle pareti solo parzialmente ostruiti con nuovi muretti e reti di cantiere. Rifiuti, tanti, quelli sparsi nei terreni che circondano i cappelloni, o che sono accumulati nei bidoni presenti ad ogni piano degli edifici. Altro tema sensibile è quello dei veri rotti sparsi all’esterno e all’interno degli immobili come sulle passerelle metalliche (piene di detriti) ancora accessibili agli utenti per passare da un immobile all’altro senza dover uscire dall’edificio. Una finestra rotta, tra il quarto e quinto piano, presenta i vetri che sporgono, in maniera instabile verso lescale.
Mentre la situazione peggiora al Comune si riaccendono i riflettori sulla vicenda del project. Emergono nelle ultime ore le tre note di sollecitoinviate dalla Italgeco, proponente del project, a partire dal mese di gennaio del 2024 quando, con l’approvazione della delibera di giunta 208 si sperava in una indizione rapida della gara. L’ultima nota, inviata ad agosto, ribadisce la richiesta di una procedura più celere ma è rimasta, come le precedenti, inascoltata. La concessione della validazione esterna agli atti, nannunciata nelle scorse ore dalla maggioranza, potrebbe rappresentare una svolta ma, intanto, resterà da verificare in sede di gara se la proponente confermerà la propria partecipazione.
Il centrodestra, che con Napoletano ha sollevato la questione sottoponendola all’attenzione della Prefettura, continua a seguire la vicenda con la Lega che chiede rassicurazione sui costi dell’operazione e lamenta come le migliorie volute dall’ex assessore Massimiliano Marzo (dimessosi dopo le indagini su voto di scambio e appalti che non riguardavano le procedure del project per il cimitero) saranno pagate dai casertani. «Prima delle modifiche il Comune non avrebbe dovuto versare nulla – sostiene Donato Aspromonte -, dopo è stato introdotto un versamento di 100mila euro l’anno a partire dal quarto anno di attivazione del project, per un totale di quasi 3 milioni di euro.
L’amministrazione deve garantire che non ci saranno aumenti dei costi peri servizi cimiteriali» conclude il leghista lanciando l’allarme anche sulrischio di un nuovo stop alle tumulazioni: «A novembre è scaduto il contratto per la ditta che era già stato prorogato due volte. Ora come si farà a continuare a garantire il servizio senza fare un nuovo debito fuori bilancio?». Un problema reale, riconosciuto anche dalla maggioranza dove, però, si è pronti ad assumere la responsabilità contabile a patto di garantire i servizi. «Lo abbiamo visto anche per i servizi sociali – spiega Giovanni Lombardi (Moderati-Insieme per Caserta), i debiti fuori bilancio sono una responsabilità che ricade sulle nostre spalle ma che ci assumiamo perché il servizio va garantito. L’assessore e il sindaco ci
hanno assicurato che le procedure saranno affinate e speriamo che al più presto possa partire anche il project per il cimitero a cui abbiamo lavoratoin questi anni».
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