AMBC: Ancora sul pasticciaccio brutto della nomina del Gruppo di Protezione civile

Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune Chi ha interessi nelle questioni oggetto di confronto non sempre riesce a conservare nel dibattito la lucidità e l’obiettività necessarie e lo abbiamo visto anche a proposito del recente pasticciaccio della costituzione del Nucleo di Protezione Civile. Nella premessa del nostro comunicato veniva delineata quella che di norma dovrebbe…

Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune

Chi ha interessi nelle questioni oggetto di confronto non sempre riesce a conservare nel dibattito la lucidità e l’obiettività necessarie e lo abbiamo visto anche a proposito del recente pasticciaccio della costituzione del Nucleo di Protezione Civile. Nella premessa del nostro comunicato veniva delineata quella che di norma dovrebbe essere la procedura da adottare per la costituzione del Gruppo. E noi a quella procedura corretta restiamo. Come restiamoconvinti che la Protezione Civile debba essere prossima ai Servizi Sociali ed evitare di trasformarsi in un surrogato della Polizia Locale. I difensori d’ufficio della proceduraadottata da Pacifico (o da chi per lui) si limitano a un:<leggete gli atti, leggete gli atti> e <tutto bene, tutto bene> e a contestarci la mancata considerazione di un avviso pubblico del novembre 2019. Andiamo con ordine. Nei decreti del sindaco Pacifico è scritto: <Richiamata la delibera di Consiglio Comunale del 29/07/2008 con la quale veniva approvato il Regolamento dei Volontari di Protezione Civile …>. Di qui, la nostra considerazione che <erano passati ben 12 anni dall’approvazione del regolamento>. Si dirà che si è trattato di un refuso e che il regolamento è del 2018. E allora parliamo di questo regolamento, che stabilisce che in assenza dell’assemblea,il sindaco nomina temporaneamente un coordinatoredel Gruppo tra il personale dipendente del comune. Il primo decreto sindacale che nominava d’imperio un signore esterno alla struttura burocratica comunale (pervicacementeconfermato) è la prova non solo di una nomina illegittima, stando al regolamento, ma di una nomina esclusivamentedettata da logiche partitocratiche, logiche che inficiano ivalori stessi del volontariato e della protezione civile. E quale norma regolamentare dà facoltà al Comandante <comandato>, Sig. Bonuglia, di proporre- dopo che è già stato emesso il primo decreto e nominato un illegittimo coordinatore- una terna al sindaco per la scelta del coordinatore? Guarda caso, saranno poi gli stessi nomi che farà una improbabile assemblea del Gruppo. Il ricorso allassemblea online è addirittura un escamotage peggiore del primo decreto: quella assemblea è infatti non solo illegittima ma anche un po’ patetica (e stendiamo un velo pietoso sull’incredibile verbale di un’assemblea virtualeillegittima che reca però firme autografe, che non si capisce come siano state apposte in questo periodo).Anche in uno <stato d’eccezione> per superare la normativa in vigore occorre dotarsi di una norma (l’ha fatto anche il Presidente Conte). Qual è l’atto amministrativo a monte che ha stabilito che, data l’eccezionalità, si poteva derogare dal regolamento e procedere con un’assemblea virtuale, dettando di conseguenza regole e procedura? C’è da domandarsi sconfortati: data l’eccezionalità, perché non procedere con una nomina provvisoria a coordinatore di un dipendente comunale come prevede il regolamento? Si doveva necessariamente accontentare qualcuno? E, quindi, ancheuna drammatica emergenza deve diventare per questi signori occasione per <spartizioni di nomine>? Ci si contesta poi la mancata considerazione di un avviso pubblico per far parte del Gruppo, ma sul sito dell’ente di questo avviso non abbiamo trovato traccia, al netto di una determina per pagare i manifesti. Ma non vi viene il dubbio che sia stato un avviso  che seppur affisso non abbia avvisato quasi nessuno (in particolare, le donne), viste le esigue istanze che si sostiene siano pervenute? E quell’avviso- secondo voi- basta ad assolvere a quanto previsto dal regolamento, ovvero che il <Comune individua le forme più opportune per incentivare l’adesione dei cittadini all’iniziativa>? Non consideriamo in questa sede elementi quali: i tempi della procedura, le visite mediche preventive, l’assicurazione, i requisiti di moralità (al di là di inconferibilità, incompatibilità, conflitto d’interessi)degli appartenenti al Gruppo, di cui non vi è cenno alcuno negli atti circa le necessarie verifiche da effettuare d’ufficio, oppure il mancato preventivo addestramento o l’assenza di previsione di spesa (ricordiamoci che stiamo in esercizio provvisorio) e tante altre cose. Noi eravamo rimasti alla seguente presenza di protezione civilecittadina: <Associazione Di Volontariato Protezione Civile Litorale Domizia>, Via dei Salici 455, 81034 MondragoneCaserta, perché questa avevamo trovato sul sito www.protezionecivile.gov.it. Sappiamo bene che qualunque cosa chi prende decisioni faccia, qualcosa sbaglia. Ma non si può accettare che si arrivi ad utilizzareanche una drammatica emergenza come questa per <nomine di parte> o per accontentare qualche sostenitore(diciamo) e che la protezione civile da <essenziale> diventi <esiziale>. Avendo accumulato ingiustificati ritardi nella costituzione del Gruppo di Protezione Civile,Pacifico doveva fare una sola cosa: procedere con il coinvolgimento operativo dell’associazione suddetta e rinviare la procedura per la costituzione del Gruppo secondo regolamento alla fine dell’emergenza. E, soprattutto, procedere con il COC. <… in mezzo allo stordimento generale, all’indifferenza per gli altri, nata dal continuo temer per sé, ci furono degli animi sempre desti alla carità […], ma, pur troppo, non manca mai insieme un aumento, e d’ordinario ben più generale, di perversità>. #iorestochiusoincasa ma non chiudo il cervello!

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