Sull’argomento, in questi mesi, si è sviluppato un ampio dibattito che ha evidenziato non solo l’assenza di specialisti dell’educazione e della formazione nei vari gruppi di esperti chiamati a fronteggiare l’emergenza sanitaria, ma ha anche dimostrato come nel nostro Paese sia diffusa l’idea nella cultura dominante e soprattutto nella classe politica, che di educazione ne possano parlare tutti con competenza, anche coloro che non hanno acquisito un titolo di studio specifico per farlo. A questo punto allora viene legittimamente da chiedersi come mai continuino ad esistere corsi di laurea magistrale in discipline pedagogiche.
La riflessione, volutamente provocatoria, è per sottolineare l’importanza che dirigenti scolastici, insegnanti e personale della scuola tutto, ma anche alunni e genitori, siano accompagnati verso il cambiamento, reso necessario dall’attuale situazione sanitaria, da personale competente: i pedagogisti, appunto. Un contributo fondamentale, quello di questa categoria di professionisti, perché in qualità di esperti dei processi educativi e formativi sono in grado di favorire un reale cambiamento della scuola, che ad oggi appare esclusivamente strutturale.
Dott.ssa Anna De Luca , Consulente Pedagogista
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