Anziano in bici, accusa malore in Via S. Carlo, i primi soccorsi dai commercianti
CASERTA – Nel pomeriggio di oggi, in via S.Carlo a Caserta, all’altezza della pizzeria Donna Sofia una persona di circa 60, mentre è in sella alla sua bici, accusa un malore .L’ uomo che cade lungo disteso sull’asfalto. Batte la testa, perde i sensi. A pochi metri di distanza la sede dell’associazione Riprendiamoci Caserta, alcuni di loro intervengono in soccorso. Un altro chiede alla centrale di mandare un’ambulanza. Sono le 19.20. Via telefono, il presidente Antonio De Falco aggiunge il particolare che l’uomo ora è cosciente e parla. Passano i minuti mentre tutti i commercianti si danno da fare per prestare i primi soccorsi portando da bere facendo sedere l’anziano. Alle 19.38 arriva l’ambulanza, i volontari sono rapidi e efficienti, in pochi minuti caricano il paziente e lo visitano in ambulanza.
Dall’ambulanza notizie rassicuranti: solo un calo di pressione, l’uomo di Falciano si è ripreso. Ma resta la domanda tra quanti hanno assistito alla caduta: perché l’ambulanza ci ha messo tanto? In realtà, non è così. Alla centrale del 118 tengono a sottolineare la differenza tra «realtà e percezione ». Poi precisano. Ad ogni chiamata per un’emergenza corrisponde un protocollo preciso: i casi più gravi hanno la priorità e tempi di intervento diversi. Un infarto o un grave incidente stradale, per esempio. Quando la persona non è in pericolo di vita, un intervento è considerato tempestivo se rientra nei 20 minuti dalla chiamata e gli unici tempi tecnici davvero programmabili sono il minuto che serve a registrare la chiamata e il minuto che occorre per allestire e mettere in moto l’ambulanza. Più il tempo per la telefonata tra la centrale dei carabinieri e quella del 118. Risultato: l’ambulanza in via San carlo è arrivata in 15 minuti. Ampiamente in tempo per un caso da “codice verde”.
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