Sembra ieri. Sono passati 2 anni …era il 2 settembre del 2015 in Casertavecchia, in via della Pineta, nello storico accesso al borgo medievale, c’era un arco.
Un arco storico di origine longobarda (che di longobardo nulla è rimasto per tutte le volte che ci sono ‘sbattuti’ contro. I massi originali si sono volatilizzati, facendo posto a pietre nostrane di cui non è rimasto più nulla, i massi forse sono stati portati in località protetta…) cmq non ci interessa la dinamica di come varie volte dei mezzi Ecocar ci siano finiti incontro, abbattendolo, a noi cittadini, poco interessa della dinamica dei fatti. Noi non dimentichiamo e ricordiamo che la ditta responsabile si assumeva responsabilità, inviava un comunicato e si diceva pronta a ripristinare lo stato dei luoghi, ma costatiamo che a tutt’oggi nulla è stato fatto . L’arco non c’è….Kest’è !!!
Al Soprintendente per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Salvatore Buonomo, all’amministrazione comunale tutta chiediamo : …qual’è il problema?
Vogliamo ricordare che dal 1960 l’insediamento di Casertavecchia è stato inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani ed è sottoposto a vincolo paesaggistico pertanto tutte le attività in esso svolte devono essere fatte con particolare accortezza e nel rispetto dei luoghi .
Non si può e non si dovrà autorizzare a svolgere attività che possono creare ingenti danni con mezzi meccanici.
Tali mezzi riteniamo assolutamente inadatti alle esigenze del Borgo medievale di Casertavecchia che è da preservare.
È fondamentale ripristinare l’Arco, il decoro e l’ordine nel Borgo medievale, che deve essere uno dei punti di forza per lo sviluppo del turismo nella nostra città. Dobbiamo combattere il degrado e ridare dignità a quello che è uno dei borghi medievali più belli d’Italia, che deve diventare una delle principali risorse per la crescita culturale ed economica casertana.
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