Lettera Aperta al Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale, ai consiglieri
L’assessore alla pubblica istruzione ed alla cultura, Daniela Borrelli, sostiene che: << sono ancora impressionanti le cifre che riguardano il nostro paese, troppe donne vengono assassinate o subiscono violenze. Il Comune, anche attraverso altre iniziative, intende combattere questo fenomeno ed intraprendere un percorso virtuoso sull’educazione di genere e sul rispetto delle donne>>.
Tante belle parole servono a ben poco!!
Quali sono i progetti del Comune?
Cosa è stato fatto fin’ora?
L’osservatorio contro la violenza sulle donne,che è stato istituito il 30/11/2013, esiste o è un’utopia?
Non basta riunirsi, fare tanti bei discorsi, solo in occasione della giornata sulla violenza sulle donne. Serve a ben poco, se non a far puntare i riflettori, sui soliti personaggi politici, nazionali e locali.
In tutte le cose, bisogna aver sinceramente voglia di”fare”. Per un argomento così delicato è necessario impegnarsi sul serio, con il cuore, con passione!
Non ci si può avvalere solo ed unicamente delle associazioni di volontariato.
È fondamentale il grande contributo della politica, dal punto di vista morale e pratico.
Per questi motivi, chiedo al Sindaco Marino, un impegno reale per combattere questa terribile piaga della violenza non solo sulle donne ma anche sui minori.
Questo è un tema a cui io sono molto sensibile e che purtroppo mi riguarda da vicino.
Ritengo, sia assolutamente necessario,fare delle campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e sui minori. Si potrebbero organizzare degli incontri mensili, con gli studenti dei vari istituti scolastici, con i genitori ed i docenti, avvalendosi della preziosa collaborazione di psicologi.
È fondamentale far comprendere ad i genitori e ai docenti, che improvvisi silenzi e repentini cambi di umore dei bambini o degli adolescenti, spesso nascondono un gravissimo disagio,che con tutta probabilità, è causato da molestie.
Spesso, questi miserrimi individui o mostri , non necessariamente si devono cercare nell’ambito familiare,nel senso stretto del termine.
I predatori sessuali, si nascondono sotto mentite spoglie, per conquistare facilmente la fiducia delle loro vittime, (indistintamente e dall’età e dal sesso ), per poi abusarne reiteratamente, psicologicamente e fisicamente, fino a distruggerne inesorabilmente la vita
Sventuratamente, negli ultimi anni le orribili vicende di violenza si sono concluse con l’atto criminale dell’omicidio. Infine , ci sono i casi di stupro, un atto deprecabile di estrema violenza.
Signor sindaco, oltre a promuovere ”l’educazione di genere”,è estremamente importante, creare uno stato di sicurezza, attivando la video sorveglianza delle telecamere presenti in città ed avvalendosi in modo concreto della collaborazione delle forze dell’ordine. Mi riferisco anche alla polizia municipale. Capisco che il Comune di Caserta sia in difficoltà a causa del dissesto finanziario ma è inaccettabile che la città sia illuminata a macchia di leopardo .
In conclusione è indispensabile favorire l’educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere .
Spero con tutto il cuore di aver conquistato la Sua attenzione.
Distinti saluti
Adriana Giusti
«È necessario educare i bambini, i maschi ad avere rispetto delle donne» scrive Adriana Giusti sulla pagina Facebook di CasertaKest’è. «La donna va rispettata e amata, come ogni essere vivente. Ogni donna ha il diritto sacrosanto ad essere rispettata. Ogni violenza taciuta è una doppia violenza verso ogni donna. Impariamo a esigere rispetto. Ricordiamo sempre che ogni forma di violenza, fisica, psicologica, verbale, mentale è una inaudita violenza. Impariamo a rispettare noi stesse e a volerci bene. Sempre!»
«I lividi non sono mai solo quelli sulla pelle, il dolore non sono solo le ossa rotte: questi sono segni esteriori della devastazione che hai dentro. Diciamo NO alla violenza contro tutti e da tutti e ricordiamoci che i bambini e le bambine di oggi sono uomini e donne di domani, l’imperativo deve essere educare dando l’esempio.» Anna Maria Lombardi
«Un uomo che picchia non è forte, è violento. Non ti ama,non ti rispetta. Non esistono i femminicidi, esistono gli omicidi. Basta con la violenza.» Ester Marzuillo
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