CASERTA – I politici locali alle prese con le imminenti elezioni provinciali, non possono dedicarsi alla scuola, e ai suoi ‘ problemi’, tanto il ‘problema’ c’è, è lì, non scappa, ma la poltrona si, se la perdi non è che la puoi recuperare come l’anno scolastico…
Non vediamo luce, spiraglio, per gli studenti e le famiglie del Buonarroti, che è lasciata abbandonata al suo destino che, sembra debba solo compiersi.
La situazione è grave e va affrontata con risolutezza. Non è tempo di dormire sugli allori come sinora si è fatto.
Urgono, invece, risoluzioni credibili, come quella di individuare in città od anche in località limitrofe, che meglio si prestano ed utilizzare per questo periodo di emergenza, attraverso le opportune e immediate intese, strutture didattiche esistenti e libere.
Comuni cittadini non la politica che ricordiamo dovrebbe essere al servizio del cittadino non viceversa, cerca soluzioni e avanza proposte come ad esempio la scuola di polizia, che non ha corsi in atto oppure la scuola aeronautica o il polo universitario.
E perchè non anche a Capua qualcuno azzarda, presso il centro di addetramento militare, per gli studenti di quell’area della provincia ? Si riconosca ai docenti che fanno la spola un’indennizzo. In tanti riflettono come per i migranti si cercano e si trovano sempre sistemazioni in tutta fretta, mentre qui, si è immobili.
Nel pomeriggio di ieri, dopo lo sciopero con il blocco degli studenti e genitori in via Laviano con annessa diserzione dalle lezioni, ieri sera, presso la chiesa del Buon Pastore, in Piazza Pitesti c’è stata una nuova assemblea di studenti, famiglie e docenti del Buonarroti, che hanno deciso la nascita del comitato spontaneo “BUONARROTI IN AGITAZIONE”. Presente anche la Preside De Lucia
Nel corso dell’incontro, più di qualcuno si è detto convinto che, tra gli istituti scolastici casertani, non sia solo il Buonarroti in condizione di inagibilità, ma che solo per esso si è scelta la via del rigore.
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