Che cialtrone! Ha perso e se ne va. Di fare “sul serio” come consigliere d’opposizione a Roma non gliene “po’ frega’ de meno”. E ci lascia tutta Roma imbrattata dei suoi mega cartelloni (foraggiati dai Confindustriali de sta m@@@@ia), dove professava tutto il suo amore per la città. Alla faccia di quel quasi 20% di tordi romani che hanno abboccato dandogli il voto. (fb)
Dopo appena un anno di campagna elettorale sarà strano non vederlo più girovagare per Roma. Carlo Calenda, suo malgrado, ci ha comunicato che resterà al Parlamento europeo, lasciando ad altri il seggio da consigliere d’opposizione nell’Assemblea capitolina.
E chi lo avrebbe mai detto, anche visto che il posto a Bruxelles peraltro conquistato col Pd, qualche mese prima di fondare Azione gli garantisce 8.900 euro lordi al mese, benefit esclusi. Niente più buche, monnezza, Ama e Atac, allora: meglio salire sull’aereo e andare a Bruxelles. Dove magari senza campagna elettorale potrà essere più presente: pur avendo il 95 per cento di partecipazione ai cosiddetti “voti chiave”, secondo l’osservatorio Vote Watch Calenda è tra i più assenteisti
d’Europa, classificandosi alla posizione 622 su 705 eletti. Un dato che per un attimo ci aveva fatto sperare che ormai Calenda si fosse annoiato del Parlamento europeo e potesse dedicarsi anima e corpo a Roma.
Non sarà così, ma la preghiamo, Calenda: ogni tanto ci passi lo stesso a trovare, altrimenti come farà Roma senza cotanta competenza?
Lascia un commento