CASERTA – Altro che “addio amaro”: per l’ex sindaco Carlo Marino, la fine del mandato si chiude con un bonifico da 31.597,35 euro.
Una “buonuscita” da primo cittadino, liquidata dal Segretario Generale del Comune dopo lo scioglimento per condizionamento camorristico dell’amministrazione, decretato dal Presidente della Repubblica lo scorso aprile….cari concittadini è tutto vero
Marino, eletto nel 2021 e mandato a casa nel 2025, incassa così 29.121,98 euro di indennità più 2.475,37 euro di Irap. Tutto regolare sulla carta: una mensilità per ogni anno di mandato, come prevede la legge. Peccato che la città, nel frattempo, conti ancora le macerie politiche e morali lasciate dal suo governo.
A far scattare la commissione d’accesso – ricordiamolo – furono gli arresti del 13 giugno 2024 e un’inchiesta che travolse nomi eccellenti di palazzo: Franco Biondi, Emiliano Casale, Massimiliano Marzo e Luigi Vitelli (salvato in corner dalla depenalizzazione dell’abuso d’ufficio).
Ma a inchiodare davvero l’amministrazione furono le ombre dei rapporti opachi ricostruiti nella relazione della Commissione: il “sistema parcheggi” targato famiglia Dresia, i “re del ticket” casertano, e i lavori nella villa di Puccianiello dell’ex sindaco, eseguiti da una ditta collegata a un imprenditore condannato per camorra.
Insomma, Caserta commissariata, città ferita, ma i conti dell’ex primo cittadino restano in ordine:
la legge non guarda alle inchieste, guarda al calendario.
E così, tra un verbale e una determina, arriva puntuale anche la liquidazione.
“Mentre la città paga i debiti di una politica fallita – commenta amaramente Ciro Guerriero, candidato sindaco di Caserta Kest’è – qualcuno incassa l’ultimo premio di una stagione che ha svenduto Caserta pezzo dopo pezzo. Questa non è burocrazia, è la fotografia di un sistema che premia chi ha fallito e ci ha marchiato.”












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