Commemorazione dei defunti: la pioggia rallenta l’affluenza al cimitero

Scarsa, comunque,  l’affluenza durante le prime ore del mattino. Complice la pioggia, probabilmente qualche familiare dei defunti rinuncerà alla tradizionale  visita per rendere omaggio ai propri cari. Oltretutto, quest’anno c’è anche la domenica di mezzo e quindi, un giorno in più per potersi recare al Cimitero di Caserta. Il 2 novembre si celebra la Commemorazione di…

Scarsa, comunque,  l’affluenza durante le prime ore del mattino. Complice la pioggia, probabilmente qualche familiare dei defunti rinuncerà alla tradizionale  visita per rendere omaggio ai propri cari. Oltretutto, quest’anno c’è anche la domenica di mezzo e quindi, un giorno in più per potersi recare al Cimitero di Caserta.

Il 2 novembre si celebra la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Questa ricorrenza è stata stabilita dalla Chiesa per celebrare tutte le anime giuste, e per pregare per i morti affinché vengano liberati dalle loro pene. Questa festa ha delle origini molto antiche, che avvicinano paesi diversi tra di loro per tradizioni e cultura. Varie civiltà antiche ad esempio celebravano la festa degli antenati o dei defunti tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. I celti, quindi, ricordavano i morti nella notte di Samhain, che era la notte di tutte le anime e di tutti i defunti.

Nel 998 Odilo, abate di Cluny, scelse nel calendario cristiano il 2 Novembre come il giorno in cui sarebbe avvenuta da quel momento la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Dopo questa decisione, in occasione di questa data, i sacerdoti incominciarono ad organizzare delle messe per ricordare le anime giuste dei morti. Quest’usanza iniziò dunque a diffondersi a livello universale. A causa di ciò, la Chiesa stabilì ufficialmente che il 2 Novembre doveva essere il Giorno dei defunti, in segno di carità per tutte le anime, ma soprattutto per quelle che si trovavano ancora in Purgatorio e per quelle che non venivano ricordate da nessuno.

Nel corso della Prima guerra mondiale, il pontefice Benedetto XV decise che il 2 Novembre ogni prete potesse celebrare tre Messe in suffragio dei morti. La prima doveva essere celebrata secondo le intenzioni dell’offerente, la seconda era per tutti i fedeli defunti, mentre la terza doveva essere applicata secondo le intenzioni del Papa. Nel nostro paese, la Commemorazione di tutti i fedeli defunti non viene considerata in maniera ufficiale come una festività civile. Il colore liturgico di questa festa è il nero, che è stato però spesso sostituito dal violaceo, in quanto colore della penitenza e dei funerali.

Il 2 Novembre si festeggiano Sant’Erc di Slane, che è stato un vescovo, San Giusto di Trieste, San Vittorino di Petovio, Santa Winifred e San Malachia di Armagh. I Beati, che si ricordano in questo giorno, sono Margherita di Lorena, il religioso passionista Pio di San Luigi e la badessa Giovanna Maria Cavenago

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