Confische anche a Caserta nell’ambito di un’operazione della Divisione Anticrimine della Questura di Roma ai danni di appartenenti alla famiglia Casamonica e ad esponenti della ‘ndrangheta. Tra i beni sequestrati dieci appartamenti, 24 auto tra cui alcune di lusso, 21 società e imprese e 25 complessi aziendali e poi beni per 30 milioni ai Casamonica e a membri delle ndrine calabresi. Si tratta di beni e contanti posti sotto sequestro a maggio di due anni fa, nel corso di una operazione condotta dagli investigatori della Divisione Anticrimine della Questura di Roma.
Quel maxi sequestro oggi diventa confisca. I poliziotti hanno eseguito stamattina i decreti emessi dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Roma. Il procedimento è stato chiamato “All’ombra del Cupolone”. Gli appartamenti si trovano Calabria, Roma e Ardea; le 21 tra società e imprese individuali hanno sede a Roma, Milano, Sora (Frosinone), Avellino, Caserta e Benevento.
Ci sono anche 68 rapporti creditizi per un complessivo saldo attivo di 424.159,13 euro; una polizza pegno relativa a preziosi tra cui tre orologi. Con gli stessi provvedimenti, per la «perdurante ed elevatissima pericolosità sociale» riconosciuta, è stata, disposta l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di polizia con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni 5, nei confronti di Francesco Filippone, figlio del più noto Rocco Santo, capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta legata ai Piromalli e arrestato, insieme a Giuseppe Graviano, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’autorità giudiziaria di Reggio Calabria, convenzionalmente denominata «’ndrangheta stragista» e di Salvatore Casamonica.
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