Denunce vincenti

Caserta – Obiettivo raggiunto: indagine che colpisce nel segno e forze dell’ordine protagoniste assolute agli occhi della comunità, la quale tira un sospiro di sollievo. Non è una formula casuale e tanto meno un proclama, ma solo il dovuto riconoscimento ad un delicato lavoro messo in atto dalle forze dell’ordine di Caserta con certosina attenzione…

Caserta – Obiettivo raggiunto: indagine che colpisce nel segno e forze dell’ordine protagoniste assolute agli occhi della comunità, la quale tira un sospiro di sollievo. Non è una formula casuale e tanto meno un proclama, ma solo il dovuto riconoscimento ad un delicato lavoro messo in atto dalle forze dell’ordine di Caserta con certosina attenzione per bloccare le azioni di un gruppo di giovani, saliti addirittura agli onori di cronaca da un paio di mesi a questa parte per alcune azioni criminali compiute in pieno centro casertano. Encomiabile il lavoro d’indagine condotto dalla Squadra Mobile di Caserta, frutto di un lavoro di team che vede coinvolti la Procura per i minorenni di Napoli ed alcuni esperti di criminalità minorile. Ma questo risultato affonda le radici in ben altra realtà. La vera miccia che ha attivato l’azione delle autorità è rappresentata dalle denunce che sono pervenute nello stesso periodo indicato poc’anzi da parte di persone coinvolte direttamente in episodi che hanno del preoccupante. Un lodevole plauso va a quei genitori i cui figli sono stati oggetto di aggressioni e rapine da questi giovani che vanno classificati come bulli da strada. Grazie agli esposti presso le autorità locali, queste persone hanno dimostrato che è giusto fronteggiare, a testa alta e senza timori, un problema che sta diventando un reale cancro per la nostra società, sempre più dominata dall’arrivismo e dal guadagno facile. La prova di tutto ciò? Pistole, coltelli e passamontagna: questo il resoconto della perquisizione delle abitazioni dei ragazzi fermati, simboli inequivocabili di una decadenza epocale senza limiti ed allo stesso tempo ricatti morali per chi, invece, crede ancora nella civile convivenza. Come dare torto a quei genitori che si sono trovati al cospetto di un figlio rapinato e poi malmenato e con non pochi danni al volto; copia ed incolla per un altro evento, con pestaggio a seguito di opposizione al tentativo di sottrazione di una bici. Non si contano, infine, le azioni di scherno contro molti anziani ma, con buona sorte, senza conseguenze. In buona sostanza, un motivo futile che si trasforma in sfiorata tragedia. Questa volta, però, le denunce hanno avuto la meglio. Ma sarà sempre cosi? Troppo diffuso il fenomeno, a livello globale ormai, per poter pensare di fermarlo facilmente. Ma un monito serviva e servirà ad aprire gli occhi a genitori ed istituzioni al fine di costruire le premesse sociali ed organizzative giuste per contrastare il proliferare di simili episodi, e, soprattutto, affinché rimangano isolati.

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