Caserta – Anche oggi se ne parla domani. La riunione dei Trettre del centrodestra non ha sciolto la riserva e non è riuscita ad indicare con chiarezza il nome del candidato sindaco di Caserta per la coalizione. Giustamente dopo 6 mesi passati a traccheggiare, si vogliono aspettare almeno altri 2 mesi, in modo da dare al sindaco uscente, tutto il vantaggio che (non) merita.
Si è parlato più di Sessa Aurunca che del capoluogo. I destini di Caserta, però, sono in ottime mani. A scegliere il candidato saranno i leader nazionali Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi che dovranno scegliere se incoronare, o meno, Gianpiero Zinzi candidato sindaco.
A sentire il consigliere regionale la possibilità è remota. Se il 10 giugno faceva giustamente notare in un post su facebook, che a tre mesi dalle elezioni non c’è neanche l’ombra di un programma elettorale, passati 5 giorni le cose non sono cambiate. Non c’è il programma ma c’è soltanto l’ostinata voglia, da parte dei Trettre +1 (la senatrice Giovanna Petrenga) di incastrare Zinzi in una battaglia dove l’handicap iniziale sarebbe enorme. Non tanto per merito di Carlo Marino, quanto per l’annunciata divisione del centrodestra.
Che il candidato sia Zinzi oppure no, il risultato non cambia: Del Gaudio, in cerca di riscossa, non si ritirerà; Guerriero, in forte ascesa, non ci pensa proprio e preferisce morire in piedi piuttosto che continuare a vivere in ginocchio; Bove, anche graficamente, si propone come candidato anche se molti pensano che declinerà a favore di…
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