Il 20 settembre, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, l’Associazione Telefono Amico Italia ha diffuso i dati 2023 che rivelano come i suicidi siano ormai la seconda causa di morte tra i giovani dai 10 ai 25 anni. Fenomeno si accompagna a una crescita allarmante dell’autolesionismo e delle richieste di aiuto.
Nel 2023 oltre 7mila persone si sono rivolte all’organizzazione per chiedere aiuto a causa di pensieri suicidari, propri o di un caro, segnando un aumento del 24% rispetto all’anno precedente. Nel 2024 si è osservata una leggera inversione di tendenza: nel primo semestre le richieste sono state 3.500, con un calo del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, i numeri rimangono ben lontani dai livelli pre-pandemia, quando le chiamate annuali erano circa mille.
Il 75% delle richieste di aiuto è avvenuto tramite telefono, il 18% tramite chat WhatsApp e il 7% via e-mail. Sono i giovani a preferire la chat per chiedere supporto: il 25% delle richieste proviene da utenti tra i 19 e i 25 anni, mentre tra i giovanissimi (15-18 anni) rappresentano il 21%.
L’importanza di mezzi di contatto alternativi e anonimi è evidente soprattutto per le fasce più giovani, che faticano a esprimere il loro disagio attraverso canali più diretti come il telefono.
Parallelamente, i dati Istat confermano un incremento generale dei suicidi: nel 2021 si sono registrati 3.870 casi, rispetto ai 3.748 del 2020, con un aumento del 16% nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni.
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