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Tragedia al Liceo Giannone di Caserta: Studentessa Precipita dalla finestra del bagno

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Questa mattina, venerdì 9 maggio 2025, una grave tragedia ha colpito il Liceo Classico “Pietro Giannone” di Caserta. Una studentessa di 15 anni è precipitata da una finestra al secondo piano dell’istituto, riportando gravi ferite.

Dinamica dell’Incidente

Secondo le prime ricostruzioni, durante la prima ora di lezione, la ragazza ha chiesto di uscire dall’aula per recarsi in bagno. Non vedendola rientrare dopo alcuni minuti, l’insegnante ha incaricato una compagna di classe di andarla a cercare. È stato in quel momento che è stata scoperta la tragedia: la giovane era caduta da una finestra nei pressi del bagno delle ragazze.

Condizioni di Salute e Interventi

L’impatto ha causato alla studentessa fratture multiple agli arti inferiori e una lesione al collo. I soccorsi sono giunti rapidamente: il personale del 118 ha stabilizzato la ragazza e l’ha trasferita d’urgenza all’ospedale. Al momento, non sono disponibili ulteriori dettagli sulle sue condizioni.

Indagini in Corso

Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto e stanno conducendo indagini per chiarire la dinamica dell’incidente. Al momento, non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali sulle cause dell’accaduto.

Reazioni della Comunità Scolastica

L’istituto è comprensibilmente sotto shock. L’intera comunità scolastica si è stretta intorno alla famiglia della giovane, esprimiamo tuttala nostra solidarietà e vicinanza in questo momento tragico.

I campanelli d’allarme e come comportarsi: rompere il tabù del suicidio

Riconoscere i segnali di allarme è cruciale per prevenire tragedie. Frasi come “Non ce la faccio più” o “Vorrei morire”, cambiamenti improvvisi nel sonno, nell’appetito, nell’isolamento sociale, o gesti simbolici come la donazione di oggetti personali, sono indicatori che non dovrebbero mai essere sottovalutati. Tuttavia, molti evitano di affrontare questi segnali per paura di parlare del suicidio, alimentando così il tabù che circonda il fenomeno.

Offrire un ascolto empatico e privo di giudizi è il primo passo verso un supporto concreto. In presenza di questi segnali, è fondamentale accompagnare la persona verso un professionista della salute mentale o indirizzarla a servizi di assistenza come Telefono Amico Italia. Rompere il silenzio su questo argomento delicato può contribuire a salvare vite, fare sentire meno solo chi soffre e sviluppare una maggiore consapevolezza e prontezza nell’affrontare il problema.

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