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Funny Land chiude per “eccesso di centimetri”

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CASERTA – Fine dei giochi a Funny Land. Ma non per colpa del maltempo o per mancanza di pubblico: a spegnere le luci del parco, questa volta, ci ha pensato il Comune, armato di metro virtuale, foto pixelate e una buona dose di spirito natalizio… anticipato.

“Ce ne andiamo indignati,” annuncia Mimmo Brandi, responsabile della Show Live, mentre arrotola i tappeti elastici e smonta la giostra della pazienza. Il motivo? Un blitz dell’ingegnere comunale Vitelli, che – a quanto pare – ha deciso di trasformarsi in Sherlock Holmes versione edilizia, revocando le autorizzazioni con prove raccolte direttamente da un cellulare. Proprio così: niente verbale, niente rilievo tecnico, solo qualche foto “scattata al volo” da cui risulterebbe che Funny Land occupava troppi centimetri quadrati. Un crimine urbanistico in piena regola.

“E anche se fosse stato vero – sbotta Brandi – bastava una multa, no? O vogliamo iniziare a chiudere bar e ristoranti per un tavolino fuori posto o un ombrellone ribelle?”

Non solo. La società aveva versato regolarmente le somme richieste, ottenuto l’ok da ben otto membri della commissione di vigilanza e ricevuto tutte le autorizzazioni firmate dallo stesso Vitelli. Poi – sorpresa! – il dietrofront improvviso, che secondo Brandi sarebbe arrivato “su pressione di  forza maggiore”. Un modo elegante per dire che a Caserta nonostante siano arrivati i commissari prefettizi, c’è chi decide…allora è davvero città di CAMORRA? E per noi di Caserta Kest’è la CAMORRA E’ MERDA !!!

E così, mentre Funny Land chiude baracca e burattini, il Comune può vantare un’altra brillante operazione: aver messo fine a un’iniziativa privata che animava una città spenta, senza che costasse un euro pubblico. Chapeau!!!

Nel frattempo, sui social, il team di Funny Land cerca di contenere l’esodo degli scontenti con un post diplomatico: “Ci scusiamo per il disagio e vi ringraziamo per la comprensione”. Manca solo un “siamo spiacenti per l’eccesso di fantasia urbana”.

Dalla prossima volta, meglio costruire sogni… in scala 1:100 e previa perizia.

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