Le temperature stanno già aumentando in Sardegna, nel Lazio, in Toscana e in tutto il Nord con gli attuali +37°C a Bornova e Asuni, +36°C a Guspini, Arborea e Alghero, +35°C a Sassari, Iglesias, Capalbio, Tarquinia e Barumini, +34°C a Verona, Oristano, Sinnai e Carbonia, +33°C a Roma, Firenze, Prato, Pisa, Merano e Sestu, +32°C a Milano, Padova, Brescia, Vicenza, Rovereto, Treviso, Siena, Mantova, Lodi, Cremona e Pordenone, +31°C a Torino, Bologna, Cagliari, Bolzano, Parma, Modena, Udine, Reggio Emilia, Ferrara e Pavia.
Le temperature aumenteranno costantemente nei prossimi giorni. Il “clou” dell’ondata di caldo sarà tra Mercoledì 26 e Venerdì 28 Giugno.
Mercoledì avremo i primi picchi superiori ai +37/+38°C al Nord/Ovest (Piemonte) e nei fondovalle alpini. La giornata più calda sarà, probabilmente, quella di Giovedì 27 Giugno (vedi mappa sulla destra), con temperature dabbero terribili, di oltre +40°C al Nord/Ovest.
Milano e Torino rischiano di battere il loro record di caldo assoluto, che è di +37°C e risale alle grandi ondate di luglio 1983, agosto 2003 e agosto 2017. Stavolta potrebbero essere letteralmente stravolti, con picchi di +40°C.
Caldo e afa non sono certamente alleati dei cardiopatici: per affrontare le alte temperature è necessario rispettare alcuni accorgimenti, dalla gestione delle terapie al cambiamento dell’alimentazione, secondo il Dott. Ciro Guerriero
Il nostro organismo è regolato dal meccanismo fisiologico di termoregolazione, ed il caldo sottopone il corpo a uno sforzo supplementare (aumenta la sudorazione, i vasi sanguigni si dilatano, la pressione arteriosa si abbassa e il cuore, per gestire il tutto, lavora di più): “Ciò può portare disidratazione, che può, a sua volta, causare insufficienza renale acuta oppure iposodimia, ovvero un basso valore di sodio nel sangue, che causa danni neurologici seri. Tali danni neurologici spesso sono legati solo ad alterazioni dell’equilibrio idroelettrolitico, relativo alla composizione dei liquidi corporei. I soggetti adulti e in buone condizioni fisiche sono in grado di attivare senza conseguenze negative i fisiologici meccanismi di autoregolazione. Nei cardiopatici, invece, i meccanismi della termoregolazione sono meno efficienti,” spiega l’esperto.
Quali sono dunque i consigli ? “È bene assumere cibi leggeri, facilmente digeribili, e fare piccoli pasti. Inoltre va evitata diretta al sole, soprattutto nelle ore centrali della giornata, limitando le attività fisiche nelle ore più calde e ci si deve rinfrescare frequentemente. Chi ne ha la possibilità, può cercare refrigerio in montagna a quote inferiori ai 1.500-1.800 metri. Altri consigli utili sono: non sostare in automobili ferme al sole né lasciare mai persone, specialmente bambini o anziani, in veicoli chiusi; vestirsi in modo leggero; ventilare l’abitazione attraverso l’apertura notturna delle finestre e l’uso di ventilatori. I condizionatori sono utili anche perché rendono l’aria meno umida, ma la differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno non dovrebbe mai essere superiore ai 6 gradi,” conclude l’esperto.
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