E che miseria! esclama Ciro Guerriero presidente di CasertaKest’è deluso dal mancato coinvolgimento delle associazioni di ogni categoria, e pro loco da parte dell’amministrazione comunale, nell’organizzazione del periodo natalizio. Babbo Natale ha paura degli amministratori di Caserta e non vuol più venire! E’ un déjà vu che va in loop, eppure un impegno ‘a rivedersi’ che era stato ribadito a conclusione del tavolo farlocco ‘istituzionale’ , solo per foto di rito e per ricordare i volti che oramai non contano neanche nella casa familiare. La Confcommercio che vanta sulla carta ‘milioni’ di iscritti (ma dove?) al tavolo di concertazione aveva apparentemente presentato richieste precise in fatto di parcheggi, a partire dalla riapertura del Pollio e alla creazione di un’area di interscambio fuori dal centro per favorire la mobilità dello shopping.
Queste le parole del presidente di Confcommercio Lucio Sindaco: ” non siamo stati più informati e siamo venuti a sapere dai giornali del cartellone degli eventi. Noi chiediamo solo la possibilità di discutere e condividere le strategie altrimenti rischieremmo di trovarci di fronte ad una nuova occasione persa quando ci sono le piccole attività, soprattutto del settore dell’abbigliamento, che sono in ginocchi”. Sugli esercenti sono ricaduti anche gli oneri per l’installazione delle luminarie natalizie dove si procede in ordine sparso. Confcommercio si è preoccupata di illuminare Corso Trieste, dove ci saranno delle luci a forma di cappello di Babbo Natale. Nelle altre strade del centro storico tutto è rimesso alle capacità organizzative dei commercianti che si dicono delusi e si percepiscono, ormai, come operatori di ‘serie B’. In via San Carlo il comitato degli esercenti del III tatto ‘Antica via San Carlo’ , con l’autotassazione è riuscita a coprire le spese per l’illuminazione del suo tratto ma, anche ad organizzare spettacoli e momenti ricreativi. Un vero e proprio cartellone parallelo, rispetto a quello istituzionale finanziato dalla Regione, con tanto di cerimonia di accensione delle luminarie il 7 dicembre, animazione per bambini il 9 e poi, tutti i week end delle feste l’installazione del trono e della casa di Babbo Natale dove piccoli potranno lasciare le proprie richieste. Aperitivi e dj set animeranno le vigilie delle festività. “Noi siamo andati in Comune a luglio per cominciare a capire quale disponibilità avrebbe avuto via San Carlo ma, ancora una volta, siamo stati dimenticati – racconta Raffaele Porrino, esercente del comitato -. E’ una situazione che si ripete anno dopo anno. Nonostante gli annunci e le promesse ci siamo rassegnati a fare da soli”. Stesso clima anche in via San Giovanni dove il comitato di recente costituzione ha già provveduto all’installazione delle luci natalizie dopo la protesta dello scorso anno seguita alla decisione dell’Ente di pagare le luminarie nella sola via Mazzini. “Non sapevamo nulla del bando finanziato dalla Regione come veniamo dimenticati in ogni occasione utile – ricorda Raffaele Durazzano, titolare dell’omonimo negozio –. Quest’anno ci siamo autotassati per rendere più gradevole la strada ai clienti ma noi continuiamo a sentirci commercianti di serie B”. Consapevole della situazione è il vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Emiliano Casale che considera ancora aperta la questione dell’organizzazione delle festività natalizie. “La realtà è molto più semplice di quello che appare. L’amministrazione ha presentato le attività finanziate dalla Regione, frutto di un avviso pubblico, e valutate da una apposita commissione. Il calendario complessivo delle attività dei prossimi due mesi sarà concordato con le associazioni di categoria” spiega il Vicesindaco che annuncia un tavolo da convocare entro la fine di Novembre (oggi 25 novembre) anche per rispondere alle istanze di Confcommercio. “Non abbiamo dimenticato le proposte presentate che sono sul tavolo dell’amministrazione e a cui – conclude Casale – tenteremo di rispondere in maniera complessiva”.
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